Dipende da quanto tempo le scritte sono rimaste sul supporto. Può iniziare con del semplice alcool, poi con del solvente e infine con un prodotto specifico antigraf.
il Grafisol è adatto per rimuovere le scritte. Va applicato con un pennello oppure con un nebulizzatore (tipo quello per spruzzare l’acqua alle piante) sulle scritte, attendere un po’ finchè non inizia a colare la vernice e poi con una spugna abrasiva o una spazzola si tira via, infine con un panno e dell’acqua si rimuovono i residui!
Sono residente in un piccolo condominio in via Crespi (parallela di Corso Genova). Abbiamo rifatto la facciata, pulita da scritte ataviche,il marmo verde purtroppo irregolare e che sbiadisce facilmente è stato di nuovo imbrattato. Ho fatto fare un preventivo da ditte specializzate ma le cifre sono veramente alte (siamo solo 3 condomini!) anche se la superficie è limitata. Esiste qualche gruppo di aiuto a prezzi modici che possa risolverci il problema? Noi non siamo più giovani e senza alternative dobbiamo lasciare questo scempio!! Attendo vostri suggerimenti. Grazie
Buongiorno,
ho letto la sua mail. Purtroppo senza vedere il supporto non posso darle un consiglio corretto. Se riesce m’invii alcune immagini e il numero civico della via. Inoltrerò la sua mail al nostro tecnico per un consiglio più appropriato: prodotti o servizi.
Cordiali saluti
Andrea
Grazie signor Andrea della rapida risposta, appena possibile farò qualche foto da inviarvi. Siamo in via Daniele Crespi 1. Per cortesia a che indirizzo @ devo mandarle in allegato?
Condivido il disagio e la rabbia che ho letto da più parti sul sito.
Sono convinto che non è con la repressione che si risolve il problema, ma qualcosa di radicale bisogna fare.
Il degrado delle nostre città è direttamente proporzionali a quello della nostra società, a tutti i livelli. La mattina quando prendo la metropolitana, quando salgo su una carrozza del treno, quando mi affaccio al finestrino provo un senso di rabbia e di sconforto, vorrei poter fare qualche cosa. Se penso a quanta gente disoccupata che potrebbe essere impiegata per combattere questo fenomeno….. Sono stato a Bergamo alta e con mia grande gioia non ho riscontrato il fenomeno dei writer, non c’è unmuro imbrattato, qualcuno sa dimi il perchè?
Buongiorno,
è di qualche giorno fa la mia conoscenza “televisiva” del Presidente dell’Associazione Anti Graffiti, Dott. Andrea Amato.
Non ricordo a quale programma partecipò ma è stato per me sufficiente per leggere il vostro impegno grazie a questo sito.
Vivo nell’Hinterland a sud di Milano; come gran parte delle città italiane, si presta alla vena “artistica” di coloro che fanno di qualsiasi superficie la propria “tela” su cui trasporre le proprie emozioni e anche disagi.
La mia educazione civica è cresciuta nel rispetto dei propri beni ma ancor di più per quelli comuni che portano con sè la vita e la storia delle città in cui viviamo; questo è stato il fondamento principe della mia attività professionale che mi porta quotidianamente ad affrontare la problematica “graffiti” con una soluzione tecnologica “green” che sta prendendo piede nel mercato italiano ma che, purtroppo, non trova un’adeguato “spazio” nonostante le sue potenzialità. Forse il concetto di novità, quale espressione di cambiamento delle abitudini, è un argomento delicato che come associazione state trattando; un sentito ringraziamento per il vostro lavoro.
Buonasera, sono un negoziante di Roma e stamattina ho trovato sulla vetrina del negozio un ” bel” tag acido. Ho provato a rimuoverlo con alcol, acetone, acqua raggia, grafisol e diluente nitro ma non sono riuscito in nessun modo ha togliere l’odiata scritta vandalica. Avete suggerimenti a riguardo prima che sostituisca il vetro?aspetto una vostra risposta. Grazie
Buongiorno,
purtroppo questa nuova tecnica denominata “etching” è non solo molto invasiva, al punto che si è in presenza di danneggiamento (art.635 c.p.) e non solo imbrattamento (art.639 c.p.), ma molto pericolosa per la salute a causa della presenza dell’acido utilizzato (acido fluoridrico). Attenzione, senza allarmarla, i tentativi di rimozione devono essere fatti utilizzando guanti per solventi chimici e mascherina perché il prodotto è altamente tossico per contatto cutaneo ed inalazione, sia per chi lo prepara che per l’esercente ignaro che tenta di rimuovere la scritta. In America il reato ipotizzato è anche più grave perché rientra come attentato alla salute.
La rimozione per questo tipo di scritte è solo meccanico: levigatura del vetro attraverso delle particolari levigatrici. Il più delle volte si provvede alla sostituzione della vetrina per gli elevati costi dell’intervento riparatore. La invito a fare denuncia contro ignoti utile, anche ai fini assicurativi, per la sostituzione del vetro rovinato.
Giacomo
21 luglio 2012 at 09:08
Geniale!
Come ho fatto a non pensarci prima!
Maria
26 luglio 2012 at 11:31
Ma se le tag vengono fatte su marmo e tapparelle?
Che si Fa?
ANTONIO
21 agosto 2012 at 10:53
Dipende da quanto tempo le scritte sono rimaste sul supporto. Può iniziare con del semplice alcool, poi con del solvente e infine con un prodotto specifico antigraf.
Antonio
Michael
28 luglio 2012 at 22:24
il Grafisol è adatto per rimuovere le scritte. Va applicato con un pennello oppure con un nebulizzatore (tipo quello per spruzzare l’acqua alle piante) sulle scritte, attendere un po’ finchè non inizia a colare la vernice e poi con una spugna abrasiva o una spazzola si tira via, infine con un panno e dell’acqua si rimuovono i residui!
Ileana
18 agosto 2012 at 16:06
Sono residente in un piccolo condominio in via Crespi (parallela di Corso Genova). Abbiamo rifatto la facciata, pulita da scritte ataviche,il marmo verde purtroppo irregolare e che sbiadisce facilmente è stato di nuovo imbrattato. Ho fatto fare un preventivo da ditte specializzate ma le cifre sono veramente alte (siamo solo 3 condomini!) anche se la superficie è limitata. Esiste qualche gruppo di aiuto a prezzi modici che possa risolverci il problema? Noi non siamo più giovani e senza alternative dobbiamo lasciare questo scempio!! Attendo vostri suggerimenti. Grazie
Andrea
20 agosto 2012 at 16:23
Buongiorno,
ho letto la sua mail. Purtroppo senza vedere il supporto non posso darle un consiglio corretto. Se riesce m’invii alcune immagini e il numero civico della via. Inoltrerò la sua mail al nostro tecnico per un consiglio più appropriato: prodotti o servizi.
Cordiali saluti
Andrea
Ileana
22 agosto 2012 at 17:16
Grazie signor Andrea della rapida risposta, appena possibile farò qualche foto da inviarvi. Siamo in via Daniele Crespi 1. Per cortesia a che indirizzo @ devo mandarle in allegato?
Andrea
22 agosto 2012 at 17:43
Scriva alla mail info@associazioneantigraffiti.it o tecnico@associazioneantigraffiti.it
Cordiali saluti
Andrea
Piva Maurizio
24 marzo 2013 at 09:56
Condivido il disagio e la rabbia che ho letto da più parti sul sito.
Sono convinto che non è con la repressione che si risolve il problema, ma qualcosa di radicale bisogna fare.
Il degrado delle nostre città è direttamente proporzionali a quello della nostra società, a tutti i livelli. La mattina quando prendo la metropolitana, quando salgo su una carrozza del treno, quando mi affaccio al finestrino provo un senso di rabbia e di sconforto, vorrei poter fare qualche cosa. Se penso a quanta gente disoccupata che potrebbe essere impiegata per combattere questo fenomeno….. Sono stato a Bergamo alta e con mia grande gioia non ho riscontrato il fenomeno dei writer, non c’è unmuro imbrattato, qualcuno sa dimi il perchè?
Saluti
Piva Maurizio
Paolo Lombardini
8 maggio 2013 at 07:27
Buongiorno,
è di qualche giorno fa la mia conoscenza “televisiva” del Presidente dell’Associazione Anti Graffiti, Dott. Andrea Amato.
Non ricordo a quale programma partecipò ma è stato per me sufficiente per leggere il vostro impegno grazie a questo sito.
Vivo nell’Hinterland a sud di Milano; come gran parte delle città italiane, si presta alla vena “artistica” di coloro che fanno di qualsiasi superficie la propria “tela” su cui trasporre le proprie emozioni e anche disagi.
La mia educazione civica è cresciuta nel rispetto dei propri beni ma ancor di più per quelli comuni che portano con sè la vita e la storia delle città in cui viviamo; questo è stato il fondamento principe della mia attività professionale che mi porta quotidianamente ad affrontare la problematica “graffiti” con una soluzione tecnologica “green” che sta prendendo piede nel mercato italiano ma che, purtroppo, non trova un’adeguato “spazio” nonostante le sue potenzialità. Forse il concetto di novità, quale espressione di cambiamento delle abitudini, è un argomento delicato che come associazione state trattando; un sentito ringraziamento per il vostro lavoro.
Cordiali Saluti
Paolo Lombardini
Ariel
24 giugno 2013 at 18:27
Buonasera, sono un negoziante di Roma e stamattina ho trovato sulla vetrina del negozio un ” bel” tag acido. Ho provato a rimuoverlo con alcol, acetone, acqua raggia, grafisol e diluente nitro ma non sono riuscito in nessun modo ha togliere l’odiata scritta vandalica. Avete suggerimenti a riguardo prima che sostituisca il vetro?aspetto una vostra risposta. Grazie
Andrea
27 giugno 2013 at 02:13
Buongiorno,
purtroppo questa nuova tecnica denominata “etching” è non solo molto invasiva, al punto che si è in presenza di danneggiamento (art.635 c.p.) e non solo imbrattamento (art.639 c.p.), ma molto pericolosa per la salute a causa della presenza dell’acido utilizzato (acido fluoridrico). Attenzione, senza allarmarla, i tentativi di rimozione devono essere fatti utilizzando guanti per solventi chimici e mascherina perché il prodotto è altamente tossico per contatto cutaneo ed inalazione, sia per chi lo prepara che per l’esercente ignaro che tenta di rimuovere la scritta. In America il reato ipotizzato è anche più grave perché rientra come attentato alla salute.
La rimozione per questo tipo di scritte è solo meccanico: levigatura del vetro attraverso delle particolari levigatrici. Il più delle volte si provvede alla sostituzione della vetrina per gli elevati costi dell’intervento riparatore. La invito a fare denuncia contro ignoti utile, anche ai fini assicurativi, per la sostituzione del vetro rovinato.
Cordiali saluti.
Andrea