Modena è un’altra città italiana che è costantemente vandalizzata da incursioni notturne di writers. Il senso d’impotenza cresce a causa dell’impossibilità di poter cogliere in flagrante gli autori che dal centro storico si spingono fino in periferia per imbrattare con tags e scritte di vario genere i muri della città. Risalire agli autori dei graffiti è un’impresa impossibile: alcune sono riconducibili a precisi graffitari altri sono anonimi ma contengono dati sensibili con nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono. Nonostante ci sia un regolamento con le sanzioni i funzionari di circoscrizione di piazzetta Redecocca avvertono che per fare denuncia contro ignoti occorre andare dai carabinieri o in questura: da loro vengono fatte le segnalazioni relative a monumenti o strutture di interesse pubblico.
In questo scenario non certamente incoraggiante per i cittadini di Modena arriva la risposta e l’esempio di Ercole Toni, leader dell’associazione Viveresicuri e consigliere comunale. Ha sacrificato anche le sue ferie per ripulire i muri della sua città. Con una media di 14 muri al giorno ha ripulito 130 stabili arrivando a togliere fino a 24 sigle diverse in alcune pareti… La sua ammirevole iniziativa è conosciuta tra i suoi concittadini dai quali riceve le segnalazioni e le richieste d’intervento. Quando però i vandali infieriscono sui marmi o sui monumenti storici allora il volenteroso cacciatore di scritte è costretto a fermarsi per affidare a restauratori di professione l’intervento di pulitura. Il servizio che Ercole Toni presta gratuitamente è servito a sensibilizzare alcuni proprietari d’immobili che collaborano pulendo i condomini imbrattati. Da solo il nostro Don Chisciotte non può certo farcela e anche se il Sindaco Pighi lo incoraggia con le sue benevoli telefonate per fare qualcosa di concreto, soprattutto nel centro storico, occorrerebbe un impegno preciso da parte dell’assessore Guerzoni.
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