All’attenzione delle redazioni del Corriere della Sera e di Vivimilano
Milano, 11 febbraio 2009
Sul numero di oggi di Vivimilano (11 febbraio) leggo stupito – tra i tanti negozi consigliati nella sezione Passaparola – un trafiletto su uno spazio commerciale per graffitari. “Regno dei writers” il titolo del pezzo, che non solo comprende indirizzo, numero di telefono, prezzi delle bombolette spray, ma presenta anche la foto del minorenne che segnala il locale: “G.P. 15 anni studente”, si legge sotto.
Perplesso, mi chiedo: può il Corriere pubblicizzare un negozio per graffitari come fosse un negozio di caramelle? Prima della pubblicazione, non è venuto in mente a nessuno che quelle bombolette da 3,20 euro finiscono nelle mani di ragazzini che illegalmente imbrattano i muri della nostra città? E ancora, la foto di un minorenne non è forse poco “politicamente corretta”? Il pacchetto Maroni sulla sicurezza passato al Senato lo scorso 5 febbraio stabilisce che chi venda bombolette spray con vernici non biodegradabili a minorenni venga punito con una multa fino a 1000 euro.
Insomma, non stiamo parlando di una cartoleria che venda pennarelli colorati – dato che qualcuno considera i muri “libri dei popoli” – bensì di un locale aperto da writers che distribuisce oggettistica per writers. Al limite della legalità forse?
Andrea Amato
Segretario dell’Associazione Nazionale Antigraffiti
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