“Le leggi ci sono. Il comune di Milano ha anche attivato dei seri controlli.
Ora ci aspettiamo che la magistratura applichi la legge e non si lasci intenerire dal signor Nicolosi e da tutti i buonisti che dimenticano i danni provocati al patrimonio pubblico, alla proprietà privata ed anche all’immagine delle città italiane. Ricordiamo per altro che Bros utilizza facciate pubbliche e private per affermare sul mercato dell’arte contemporanea il valore delle sue opere. Quindi le teorie giustificazionistiche o perdoniste sono completamente fuori luogo perché non siamo di fronte al gesto isolato di un adolescente ma a un reiterato e redditizio lavoro di promozione dell’immagine artistica di un writer di professione che utilizza come tele le proprietà altrui.
Speriamo venga valutato il messaggio di rispetto dell’ educazione civica che questo procedimento assume.”
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