Da un servizio di Studio Aperto:
http://news.centrodiascolto.it/video/studio-aperto/2012-03-09/cronaca-e-costume/i-costi-ripulire-i-graffiti-dai-muri
“…e proprio le manifestazioni come questa lasciano il segno: muri imbrattati e scritte provocano danni e costi. Vediamo…”
“Le chiamano opere d’arte a cielo aperto ma in comune con l’arte hanno solo una cosa: il costo per chi deve ripulire. Imbrattano i muri dei palazzi, deturpano i monumenti delle città. Coprono di graffiti i vagoni dei treni e non quelli in disuso visto che Trenitalia nel solo 2011 ha speso qualcosa come 166.000 euro solo per cancellare i graffiti. Milano da anni fa i conti milionari sempre con l’estro degli amanti delle bombolette spray. E dove non arriva il Comune tocca ai privati cittadini porre rimedio pagando di tasca propria per cancellare scritte e scarabocchi dalle facciate dei palazzi. Milano come Venezia e Roma. Dopo le recenti manifestazioni la capitale si è trovata di nuovo a far fronte al desolante panorama del day after. E di nuovo a pagare, affinché qualcuno pulisca, ridipinga, cancelli. Che siano messaggi politici o d’amore poco importa. L’importante per chi le fa è lasciare il segno: scripta manent si dice. E in questo caso purtroppo è più vero che mai.”
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