Riportiamo l’articolo di Claudio Bernieri (milanosmarittatv.net) come integrazione all’articolo “Nel Ticinese murales choc: inneggiano ai kamikaze No Tav”
I ragazzi del centro sociale occupato di via Scaldasole non ci stanno e vogliono tranquillizzare la popolazione allarmata del Ticinese : ” Per il nostro murales non ci siamo ispirati al Mullah Omar, ma a Sergio Leone, il regista di Giù la testa” hanno spiegato a Kino Invisibile,. ”E il kamikaze che abbiano disegnato è James Coburn, in una scena del celebre film: che poi si confonda con un ceceno o un afghano, è colpa della pittrice. Qui siamo laici, non preghiamo Allah” Già, James Coburn era biondo, e nel murales è bruno, con fattezze mediorientali. Ma i candelotti di dinamite dipinti sono gli stessi del film, e l’impermeabile di entrambi, il kamikaze e l’attore, è un Burberry .Insomma, siamo sul set di Cinecittà, in piena era Spaghetti Western…L’intelligence dell’assessore Granelli e la Digos , presenti sul posto, confermano: “è James Coburn, cribbio,non il mullah Omar.” Uno scherzo, dunque? E’ solo spaghetti No Tav. E la scritta sopra il murales che inneggia alle abolizione delle mappe? Una citazione , forse, all’Imu , alle tasse sulla prima casa e alla revisione delle mappe catastali? KIno Invisibile chiede: ” e la scritta: più sbirri morti ? E’ un’alta citazione da Sergio Leone? Da quale film?” I ragazzi non rispondono, Ma propongono:” appena verrà il bel tempo, organizzeremo un cineforum nei giardinetti di via Scadasole. Con la proiezione di Giù la testa e della Corazzata Potemikin.” Una gola profonda all’assessorato Cultura rivela intanto che il negozio occupato dai punkabbestia antagonisti No Tav in via Scaldasole non sarebbe altro che un Cineforum aperto – seppur illegalmente- dall’assessore Benelli , gemelatto con lo spazio Oberdan. Il Ticinese-movida a parte- può dormire sonni tranquilli.
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