I vandalismo è una piaga del nostro Paese per due motivi.
In primis, perché i vandali rovinano le proprietà pubbliche e private, centri storici e periferici, mezzi di trasporto pubblici e privati, con evidente danno emergente per coloro che dovrebbero ripristinare le loro proprietà. In secundis, perché l’indifferenza delle istituzioni e dei cittadini, oltre a garantire l’azione indisturbata dei writers, aggrava l’immagine dell’Italia che dovrebbe trarre dal turismo una buona percentuale del proprio Pil, con inevitabile mancato guadagno.
Dopo anni di sensibilizzazioni non ci stanchiamo di comunicare che il graffitismo vandalico è un fenomeno apparentemente innocuo ma che nella realtà dei numeri provoca danni ingenti su tutta la collettività. Cittadini e Istituzioni che continuano a definirlo un problema di poco conto, nella loro ottusa ignoranza del problema, non comprendono che i conti non tornano e che prima o poi bisognerà farli.
Solo in Lombardia i danni causati dai graffitari ammontano a 305 milioni di euro secondo uno studio di Assoedilizia. Milano, la capitale d’Italia per quanto riguarda i graffiti, detiene la prima posizione. Sono circa 24.000 gli edifici imbrattati su oltre 55.000, con danni stimabili in 100 milioni di euro. Per l’intera provincia milanese si devono aggiungere altri 75 milioni di euro. Nelle altre province della Lombardia, capoluoghi compresi, i danni sono i seguenti: Brescia 33 milioni; Bergamo 25; Varese 17; Como 15; Pavia 10; Mantova 9; Cremona e Lecco 7; Lodi 4; Sondrio 3.
Il degrado e l’assuefazione sono poi l’humus ideale anche per i maniaci della bomboletta spray che arrivano dall’estero dove questo reato viene soppresso con multe o lavori socialmente utili.
A Milano, dopo un anno dalle elezioni della nuova giunta, la situazione è sensibilmente peggiorata. Ancora di più: si promuovono concorsi e feste per writer pensando ingenuamente di voler ridimensionare l’azione vandalica. Ma, come da tempo l’Associazione afferma, non c’è alcuna relazione tra la concessione di spazi e le scritte illegali. Al Comune di Milano abbiamo chiesto da mesi un incontro, preoccupati per la situazione della città. Dopo aver ricevuto il plauso da parte dell’Assessore dell’Arredo Urbano a seguito di alcune giornate di ripulitura organizzate con i nostri soldi, non c’è stato altro.
Il Sindaco organizza per i writer mostre all’interno di Palazzo Marino mentre la città viene sommersa da scritte. Le Associazioni che chiedono un dialogo restano in “anticamera” con promesse di appuntamenti annullati da settimana in settimana.
Noi, normalissimi cittadini che amiamo la nostra città, non staremo a guardare. Continueremo comunque l’azione di contrasto al degrado con la speranza che le cose, prima o poi, cambino.
Andrea Amato
Gian Marco Serra
18 giugno 2012 at 17:12
Ormai ogni zona di Milano è coinvolta. I vandali, esauriti i muri, si stanno concentrando sulle vetrine dei negozi (con punteruoli e acidi), sui furgoni, e sulle facciate intere dei palazzi (con gli estintori).
La recente notizia del raid vandalico nel quadrilatero della moda non ha interessato il Comune che, come al solito, tace.
Fabrizio
19 giugno 2012 at 11:53
Condivido appieno, pur non vivendo a Milano, quanto scritto in questo articolo.
Non posso fare a meno di chiedermi se non occorrerebbe un po’ più di controllo del territorio la notte.
D’accordo, far girare la Polizia municipale costa…e invece ripulire i graffiti no? Anche al Comune stesso.
Sarebbe un ottimo investimento
Andrea
20 giugno 2012 at 10:48
Il fenomeno è sempre sottovalutato perchè questi atti vandalici sono considerati “ragazzate” sia dalle istituzioni, amministrazioni comunali e magistratura, e dai media. Se questi soggetti non mutano il loro punto di vista e la strategia per combattere questo tipo di degrado, i danni saranno sempre ingenti.
Gian Marco Serra
21 giugno 2012 at 08:44
Mi auguro che l’Expo faccia mutare il loro punto di vista.
I paesi che Milano ospiterà nel 2015 hanno posizioni chiare nei confronti del vandalismo e graffiti. Rimarranno sgomenti nel guardare Milano e la situazione di assoluto degrado.
maria gabriella
21 giugno 2012 at 20:09
Solo delle persone incivili possono imbattare i muri così. Questo degrado e schiffezze non si vedono in altri paesi più civili come la germania. Dovrebbero mettere più controlli tipo vigili, carabinieri, videosorveglianza e sanzionare pesantemente chi commette questo crimine. L’Italia è un bellissimo paese e fa male il cuore vedere delle città come Milano, Monza e Pavia ridotte in questo modo. Una vergogna! Poi non interessa ai cittadini e ai sindaci trovare una soluzione? Un pò di orgoglio per il la propria città ed il proprio paese? Spero che prima o poi facciano qualcosa di risolutivo per porre fine a questo degrado e segno d’inciviltà