Riportiamo la lettera di un cittadino apparsa sul quotidiano Libero.

Si legge che pochi cittadini, grazie al Tar sono riusciti nell’impresa di far valere legalmente le proprie ragioni e bloccare importanti eventi, come per esempio è stata l’ormai defunta Area C e l’Eliporto della Regione. Pochi anni fa il servizio di pulitura graffiti comunale dell’Amsa esteso a tutta la città fu bloccato dal Tar a causa della protesta di un’impresa e di un paio di associazioni che si ritenevano danneggiate. A questo punto ci sono molti cittadini che avvertono un danno biologico, esistenziale (danno punibile legalmente) dalla visione della propria città malamente imbrattata. Alcuni evitano addirittura di frequentare luoghi imbrattati perchè stanno male alla visione di questi. Perchè dunque non rivolgersi al TAR per un divieto di uso delle bombolette a Milano?

Lorenzo Valente

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