Li hanno intercettati nel cuore della notte. Pochi giorni fa, proprio durante una serie di sopralluoghi notturni, agenti di polizia e personale ferroviario hanno pizzicato cinque writers sui binari dello scalo di Parma intenti a cambiare la «faccia» di un treno regionale. Alla vista delle divise i graffitari sono fuggiti dopo avere abbandonato cavalletti e decine di bombolette di vernice spray. I treni regionali sonio sempre più nel mirino dei writers. Nei primi sette mesi di quest’anno, nelle officine di Trenitalia Emilia Romagna sono stati rimossi oltre 9 mila metri quadrati di graffiti. Il costo della sola rimozione, cui va aggiunto quello del fermo delle vetture, ammonta oggi a circa 40 mila euro, una cifra significativa anche se in calo rispetto alla stesso periodo
dello scorso anno. Da gennaio a luglio 2011, infatti, erano stati oltre 10 mila i metri quadrati di graffiti, con costi di rimozione superiori a 45 mila euro. L’anno si era chiuso con danni per circa 74 mila euro e poco meno di 17 mila metri quadrati di superfici ripulite. Se questi primi sette mesi dell’anno si chiudono in positivo è anche grazie all’impegno di Ferrovie e della Polizia ferroviaria, a fronte di un fenomeno in continua
espansione. E’ infatti attiva la sorveglianza dei treni da parte degli agenti e delle Fs Italiane che hanno aumentato i controlli con il proprio personale di protezione aziendale. All’impegno del gruppo delle Ferrovie occorrerebbe però aggiungere qualcosa di più, una sorta di patto a difesa del treno che coinvolga tutta la collettività – si legge in una nota – Abbattere il fenomeno infatti significa guadagnare ore di lavoro erisparmiare risorse a favore della qualità del servizio. Un esempio: i 40 mila euro spesi per ripulire i graffiti avrebbero potuto essere investiti nel rinnovo completo di due carrozze o nella ripellicolatura esterna di 10 vetture. u
Articolo apparso l’11 agosto 2012 su La Gazzetta di Parma.
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