Alcuni articoli apparsi oggi su Corriere della Sera, Il Giorno e Il Giornale che riportano l’appello dei cittadini e delle Associazioni sulla situazione di degrado presente in Piazza Cardinale Ferrari.
Corriere della Sera a firma di A.Sacchi
Il muro è altissimo, raggiunge anche i 5 metri. Al suo interno nasconde una Milano segreta, antica, quella delle suore di clausura di via Mercalli. All’esterno, fino a piazza Cardinal Ferrari passando per via San Calimero – raggiungendo la chiesa che porta lo stesso nome, ma anche negozi e ristoranti – «ospita»
un’infinita serie di tag e graffiti. I cittadini hanno interpellato tutti: Amsa, Comune, consiglio di zona, comitati, imprese. Appello: «Non lasciateci soli. Siamo vittime del degrado».
Una piazza sventrata (causa cantiere box), riqualificata e di nuovo rovinata. Riaperta circa un anno fa, ingentilita con verde e panchine, tutta l’area di Cardinal Ferrari da sei mesi è bersagliata da tagger, «invogliati» da quel muro altissimo (e lungo oltre due chilometri) che abbraccia un intero quartiere. Le
richieste dei residenti: telecamere – «ma c’è la privacy» e non spetta a Palazzo Marino; un intervento del Comune, «ma sono muri privati, non possono fare niente»; dell’Amsa – preventivo di seimila euro per pulire, cui aggiungerne altri 4 mila all’anno per il «mantenimento».
Tante strade possibili, nessuna soluzione. Fabiola Minoletti del comitato Abruzzi-Piccinni, in prima linea contro i graffitari, spiega: «Dopo il clean up di giugno in via Vittor Pisani, con tanti volontari a pulire i palazzi della strada, a novembre potremmo proporre qualcosa di simile in piazza Cardinal Ferrari. Oppure chiedere agli studenti del vicino istituto d’arte “Cimabue” di decorare le mura. O usare i rampicanti per coprirle. In ogni
caso, serve l’autorizzazione delle suore». Anche di questo si è parlato venerdì in Consiglio di zona 1. Il presidente della commissione Ambiente, Elena Grandi, riassume: «Serve un lavoro articolato, stiamo vagliando alcune ipotesi, ma in effetti qualcosa va fatto. Ne abbiamo discusso anche con l’assessore
Pierfrancesco Maran».
Un piano per piazza Cardinal Ferrari. Non è semplice. E nemmeno economico. «Ma la soluzione non è il volontariato», aggiunge un residente. «Siamo indignati». Fabrizio De Pasquale, consigliere pdl, conferma: «La piazza è in mano ai vandali, i danni sono ingenti e la giunta ha tolto il turno notturno ai vigili anti-writer. Il fenomeno sta tornando a crescere. È ora di intervenire».
Il Giorno a firma di M. Mingoia
Tag. Scarabocchi. Sul muro del convento di clausura. Sulle pareti dei palazzi di fronte. Sulle saracinesche di negozi e parcheggi. Ovunque. Piazza Cardinal Ferrari, riqualificata da poco meno di due anni dopo la realizzazione del silos sotterraneo, appare così: deturpata dai continui blitz dei writer. Un residente nella piazza, Giancarlo Robatto, ha denunciato il problema alcuni mesi fa. Lo scorso aprile ha scritto al presidente di Zona 1 Fabio Arrigoni. Del problema si è fatto carico il presidente della commissione Ambiente del «parlamentino», Elena Grandi. Finora, però, non è successo niente. I graffiti sono sempre lì. Lungo via San Calimero lo spettacolo, si fa per dire, è avvilente. «Quei muri fanno schifo, ma il Comune non può intervenire perché si tratta di proprietà private – sottolinea Robatto -. Le telecamere? Dovremmo installarle noi. I vigili urbani? Qui non si vedono mai». I condomini della piazza hanno chiesto un preventivo all’Amsa: «Vogliono 6 mila euro per pulire tutto, 4 mila euro all’anno per intervenire in caso di ulteriori deturpamenti». Niente di fatto. L’alternativa? I residenti hanno contattato i responsabili dei comitati milanesi anti-writer: associazione Antigraffiti, Muri Puliti, Comitato Abruzzi-Piccinni. L’obiettivo? Organizzare un «cleaning day» in piazza Cardinal Ferrari. In altre parole, semplici cittadini che con vernice e pennelli fanno sparire i graffiti dai muri, come già avvenuto lo scorso maggio in via Vittor Pisani. Andrea
Amato, segretario di Antigraffiti, spiega: «Stiamo cercando di organizzare l’evento per novembre, ci vuole tempo per mobilitare il maggior numero possibile di cittadini. Mentre il 21 ottobre puliremo parte degli stabili Aler del Giambellino». Fabiola Minoletti (Comitato Abruzzi-Piccinni) annuncia: «L’Amsa si è già detta disponibile a darci una mano. Fornirebbe gratuitamente le vernici». La Grandi afferma: «Il problema esiste e stiamo lavorando per risolverlo. Ma servono le autorizzazioni da parte di tutti i privati coinvolti. Comprese le suore di clausura». Il consigliere comunale del Pdl Fabrizio De Pasquale, intanto, va all’attacco: «Piazza Cardinal Ferrari, e non solo, è alla mercè dei vandali. I danni sono notevoli, anche perché si tratta di stabili di
pregio. I cittadini chiedono aiuto al Comune, ma l’unica cosa che ha fatto la Giunta Pisapia su questo fronte è stata quella di smantellare il nucleo dei vigili urbani che si occupava di dare la caccia ai writer. È positivo che i cittadini si muovano da soli per risolvere il problema».
Il Giornale a firma di Marta Bravi
Completamente devastata. Abbandonata. Piazza Cardinale Ferrari, in pieno centro, a poco più di un anno dall’inaugurazione è ridotta come l’ultima piazza di periferia. I muri candidi, frutto di una riqualificazione attesa per anni per via dei lavori per il parcheggio sotterraneo, sono stati ricoperti di graffiti e scarabocchi. Un danno da oltre 6mila euro che nessuno è disposto a sborsare. Siamo a Porta Romana, tra via Mercalli, via Santa Sofia e via Quadronno. Lungo la piazza corre il muro del settecentesco convento di clausura di Santa Maria della Visitazione, vincolato dalla Sovrintendenza e quello delle scuole Marcelline, a due passi l’Università degli Studi. Un luogo di pregio, dunque, già martoriato per oltre sei anni dai lavori per la realizzazione dei box, che hanno provocato nel 2008 il crollo di cinque piani di scale di un edificio. Inaugurata nel febbraio 2011, a maggio 2012 era già ricoperta di scritte. I residenti segnalano al consiglio di zona 1 lo stato di completo abbandono in cui si trova la piazza. E, nell’attesa, chiedono un preventivo ad Amsa: 6000 euro per riportare all’antico splendore piazza Ferrari, via Mercalli, via san Calimero e dintorni, 4000 euro il costo dell’abbonamento. Ma lunedì scorso l’incontro in consiglio di zona si conclude con un amaro verdetto: Palazzo Marino non è disponibile a pagare la pulizia, nè – come chiesto – a installare telecamere per
proteggere la piazza una volta ripulita. «Mi hanno risposto che per una questione di privacy non si possono mettere le telecamere. Perfetto, così i vandali possono agire indisturbati» racconta un abitante della zona.
Spetterebbe quindi ai singoli condomini pagarsi la pulizia dei muri, ma, al di là della spesa che quasi nessuno vuole accollarsi per ripagare il danno dei vandali, c’è anche chi è contrario a concedere l’autorizzazione.
Anche Amsa ha le mani legate: da due anni non può più rimuovere i graffiti dagli edifici pubblici. Nel febbraio 2010 una sentenza del Consiglio di Stato ha respinto l’affidamento diretto da parte dell’amministrazione all’azienda del servizio di cancellazione graffiti per un ricorso presentato al Tar da una società. «Il Comune non partecipa al dialogo e non si interessa minimamente del problema – attacca Andrea Amato, segretario dell’Associazione Nazionale Antigraffiti – ci siamo rivolti anche all’assessore all’Arredo Maran che non ci ha dato alcuna risposta, non sembra che il tema lo appassioni molto. L’unica proposta di Palazzo Marino è un bando per assegnare un muro della piazza ai writer, ma non ci sembra una soluzione. Anche questa volta
faremo da soli». L’Associazione Antigraffiti, l’Associazione Muri Puliti e il Comitato Abruzzi Piccinni da qualche tempo collaborano per pulire autonomamente la città. Basandosi sul contributo, economico, di tempo e forze dei volontari e sulla generosità di alcune aziende che regalano il materiale o prestano addirittura operai specializzati con macchine per la sabbiatura – hanno cancellato da via Pisani 630 tags per un costo di 15mila euro. A ottobre toccherà al Giambellino, mentre a novembre potrebbe essere il turno di piazza Ferrari. «Milano è sempre più sporca – polemizza Fabrizio De Pasquale presidente dell’associazione Antigraffiti – e il Comune è inerme: non ha ancora fatto il bando per l’affidamento della pulizia, ha smantellato la task force
antigraffiti dei vigili. Così sta andando disperso il prezioso lavoro fatto con la precedente giunta per la costruzione di una banca dati di tags, che permetteva di identificare i colpevoli».
n@po
1 ottobre 2012 at 19:06
E’sconfortante vedere un tale degrado in una zona appena riqualificata
Vi segnalo una buona notizia: a Roma è stato fermato e denunciato un writer di 32 anni http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/27/news/writer_roma_cupo-43395135/
Carmine De Marinis
11 ottobre 2012 at 05:12
Salve sono Milanese di adozione da più di trenta anni, ma da qualche anno lavoro all’estero un pò per la crisi ma principalmente perchè il nostro paese si preoccupa del PIL, dello SPRED intervenendo con pressioni fiscali eccessive che poi lasciano delusi nel ritorno dei SERVIZI. Il problema GRAFFITI o meglio imbrattamento del DECORO URBANO, per il quale son stati spesi diversi milioni di euro(nel ns Paese), in realtà non è mai stato affrontato razionalmente con scelte sii d’intervento e bonifica, ma contestualmente valide a poter reintervenire al riproporsi del problema A COSTO ZERO…e RAPIDAMENTE…(esiste una soluzione)!!! Diciamoci la verità i GRAFFITI risalgono ad epoca primitiva ed è e sarà impossibile eliminarne gli autori, non è una moda che tramonterà.. MAI… E’ inutile pensare di metter telecamere, mutare la legge per tradurre in carcere chi si macchia di tal reato… NOO… esiste un sistema di protezione a bonifica effettuata che al riproporsi del gesto IDIOTA
del GRAFFITARO basta intervenire con della semplice acqua A COSTO ZERO e la parete è come prima… Come lavare un piatto… Pensate che Cittadini come me, che in questi giorni ho visto Milano FERITA da queste oscenità “INDECORATIVE” son costretti a proporre queste tecnologie a Paesi che a differenza del nostro non sono governati ne amministrati da ingordi attenti solo alle loro finanze personali… Se la Vs Associazione è interessata a questa soluzione, avete la mai email, sarà un piacere poterVi assistere e dare una mano alla risoluzione di questo secolare problema.
Cordialità
CDM
Carmine De Marinis
11 ottobre 2012 at 20:00
Salve,ieri ho lasciato un commento su questo spazio, un semplice parere da cittadino arricchito dalla mia personale disponibilità a esporre (dove e se gradito) una nuova tecnologia sulla cura ed intervento contro i graffiti….così come previsto dallo statuto della Vs associazione ” 1.raccogliere le informazioni sul fenomeno banca dati legislativa, notizie, confronti con estero, tecnologie “…
Ringrazio il Vostro servizio di moderazione, che sicuramente avrà LETTO il mio commento tanto da non pubblicarlo CANCELLANDOLO…Volevo solo esprimere un ultima considerazione… Il mio era un COMMENTO, senza neanche un No Comment, ma è stato CANCELLATO come un GRAFFITO…
Con Stima
CDM
Andrea
12 ottobre 2012 at 04:17
Gentile Carmine De Marinis,
stiamo preparando una grande manifestazione di Cleaning Day a Milano in concomitanza con Bollate, Monza, Venezia, Firenze, Ascoli e Roma. Mi scusi se non l’ho pubblicata subito ma sinceramente non credo che 24 ore di ritardo, alla luce di quello che le ho appena scritto, le devono provocare una reazione così sproporzionata. Come vede le scrivo alle 5 del mattino perchè la mia attività di volontario gratuito non si coniuga con il mio lavoro diurno che in questo periodo è molto intenso. Conosco la tecnologia che mi sta proponendo e non ci vedo nulla di rivoluzionario visto che sono anni che diverse aziende la propongono e le amministrazioni non sembrano interessate.
Comunque io il 21 ottobre dalle ore 9.00 sarò in via Giambellino 60 a togliere delle scritte vandaliche. Se ci vuole dare una mano sarò ben lieto di conoscerla e se vuole portare il suo prodotto da testare lo porti pure.
Come vede i suoi post li ho pubblicati entrambi: cancello lo spam, mi creda veramente molto, non i commenti delle persone che chiedono informazioni o semplicemnte confrontarsi su tale tema.
Cordialità.
Andrea Amato
Carmine De Marinis
12 ottobre 2012 at 11:29
Gent.mo Andrea Amato,
La ringrazio per la replica, per La sua disponibilità e La stimo per il suo impegno e sensibilità sociale in questa azione di volontariato,
mi spiace aver replicato con il mio secondo post e che Le sia sembrato sproporzionato. Accetto ben volentieri il suo invito, se mi vuol dare qualche indicazione in più farò l’impossibile per esserci,
a dare una mano ovviamente….
Cordialità
CDM