notizia apparsa sul portale “RISCOSSA CRISTIANA” a firma di Mauro Faverzani
L’iniziativa promossa in una città già tappezzata di scritte con lo spray: addirittura gli Alpini si son dovuti muovere, per strappare alla lordura una delle piazze più prestigiose, piazza Sant’Agostino (vedi foto). Intanto in consiglio municipale fioccano le interrogazioni… in calce, altre istruttive immagini
Se la grande politica ci riserva dolori ed amarezze, nemmeno la piccola politica, l’”Italia dei Comuni” per intenderci, ci fa star meglio.
Così apprendiamo di un concorso a tema “sul concetto di legalità”, promosso nella Bassa della Lombardia dal Comune di Cremona assieme ad un noto centro commerciale. Si ripropone “di promuovere fra i giovani un messaggio di sensibilità sociale e civica”. Come? Insegnando loro ad imbrattar muri. Non stiamo scherzando, è proprio così!
Ovviamente, ci si dà un tono, mica si gioca al ribasso. Ed ignorantoni noi a non capirlo… Questo non è e non vuole essere assolutamente un incentivo al teppismo, una specie di favoreggiamento, ci mancherebbe altro! Si tratta di arte o meglio di “street art” e di “writing”, perché le cose, se dette all’inglese, sembrano meno rozze e più accettabili. Ma, alla fine, la sostanza non muta…
Tra tutti i bozzetti pervenuti all’Ufficio Protocollo del Comune di Cremona, graziosamente messo a disposizione di quest’estemporanea iniziativa, ne verranno scelti 15, che -come recitano il cartoncino e le locandine sparse per la città- “potranno esser poi realizzati su muro attraverso l’utilizzo di bombolette spray” sulle “pareti del sottopasso che mette in comunicazione” la struttura commerciale in questione con il quartiere Cambonino. Quartiere, che già fatica da anni a scrollarsi di dosso la patente di “Bronx” di Cremona ed ora rischia di ricaderci di nuovo.
Potranno partecipare i giovani tra i 13 ed i 25 anni. Saranno gli stessi promotori dell’iniziativa a fornire le bombolette, quindi anche il Comune, Servizio Politiche Giovanili per la precisione. Non solo: ci saranno anche premi tanto per i progetti individuali quanto per i progetti di gruppo. Una specie di “valore al merito”, insomma…
Non occorre essere pedagoghi, per capire quale sia il messaggio che dal punto di vista educativo, anzi diseducativo, passa da iniziative come questa. Difficile pretendere che i ragazzi colgano poi le “sfumature”: lo spray sui muri è pur sempre spray sui muri e se il Comune ne autorizza l’uso, hai voglia poi spiegare ai più scapestrati che sì, questo era un concorso rigorosamente limitato ai bozzetti prescelti ed al muro del sottopasso, non a tutta la città ed in modo anarchico.
Di fatto, già ora i malcapitati, turisti e non, di passaggio a Cremona, non possono non restar feriti ed offesi dall’allucinante spettacolo che si presenta ai loro occhi con scritte di tutti i tipi -politiche, sentimentali, blasfeme, senza senso…- ovunque. Indecorosamente tappezzano palazzi, strade, angoli…
Non a caso lo stesso Comune è dovuto recentemente ricorrere addirittura agli Alpini, per ridare decoro ad una delle piazze più umiliate, piazza S.Agostino, da loro ripulita con fatica. Non a caso su queste casistiche di dilagante vandalismo inurbano già sono state presentate puntuali interrogazioni in consiglio comunale.
Ma niente, in un contesto già tanto compromesso, cosa ti escogitano quei geniacci del Comune, per spiegare ai ragazzi che queste cose proprio no, non si fanno? Autorizzarli a compierle, con tanto di benedizione civica! E’, insomma, un po’ come pretendere che imparino a non gettar cartacce e mozziconi per terra, facendoglieli gettare, purché in modo artistico, studiandone i bozzetti e facendolo in un recinto a ciò riservato dalla pubblica amministrazione… Con la differenza che poi cartacce e mozziconi si possono togliere in fretta, purtroppo invece lo spray sui muri no…
Curioso poi che l’iniziativa sia stata specificamente pensata per promuovere la “legalità”. Ma già, inutile stupirsi: in fondo anche la legge sull’aborto è stata intitolata alla “tutela della maternità”, di che ci stupiamo? Siamo in Italia e di vicende linguistiche di questo tipo siamo pieni zeppi… O ce lo devono scrivere con lo spray, per farcelo capire?
siamo in via Rigotti…
ora siamo in Piazza Croce Rossa…
nel sottopassaggio tra via Eridania e via Trebbia…
e torniamo in piazza Sant’Agostino
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