(trm) Hai fatto una bravata? Bene, ora ne paghi le conseguenze. La famiglia del 14enne che si è divertito ad imbrattare i muri di Albignano con le bombolette spray, si è trovata subito d’accordo con la proposta fatta dal sindaco Vittorio Sartirana: il ragazzo ha sporcato, lui dovrà pulire. Troppe volte capita che, per una bravata adolescenziale finita male, a pagare lo scotto sia la famiglia e non il figlio, impedendo allo stesso di prendere reale coscienza di quanto compiuto e assumersi le responsabilità delle proprie azioni. Punirlo con una maximulta e con i costi della pulizia delle aree imbrattate sarebbe stato solo un problema economico per i genitori, non certo per il ragazzo, che al massimo avrebbe dovuto rinunciare a qualche settimana di mancia. Da qui l’idea del sindaco, sperimentata già una decina di anni fa, di assegnare i lavori di pulizia dei graffiti all’autore degli stessi. «Invece che pagare un operaio esterno, sarà il ragazzo che, seguito da un nostro tecnico, provvederà con olio di gomito a sistemare i danni provocati. In questo modo la famiglia pagherà solo per il costo del materiale e non per l’intervento di un’azienda specializzata. Inoltre il ragazzino si assumerà le sue responsabilità, lavorando in prima persona e davanti a tutti per correggere il proprio sbaglio.” ha spiegato Sartirana. Niente di lesivo della dignità del ragazzo, visto che è stata la stessa madre a proporre questa soluzione: il figlio è seriamente pentito ed è giusto che lo dimostri all’intera città non a parole, ma con i fatti. “Lo scopo non quello di umiliarlo o metterlo alla berlina – ha continuato il primo cittadino – Ma di dare un esemio a tutti i coetanei: se danneggi una struttura pubblica, danneggi tutta la cittadinanza. A quell’età si fanno stupidate, non per cattiveria, ma perchè ci si vuole far grandi di fronti agli amici; ebbene essere grandi vuol dire assumersi la responsabilità delle proprie azioni”.
La Gazzetta dell’Adda - Trucazzano – pag.9
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