Una città ostaggio dei graffiti: sono sempre più frequenti gli assalti dei writer che imbrattano muri pubblici o privati, chiese o pensiline, vetrine o buche delle lettere. Il degrado è sotto gli occhi di tutti: non c’è angolo di Varese immune dalla bomboletta selvaggia.
Nuove segnalazioni arrivano da Bobbiate: la parte posteriore del centro parrocchiale, in via don Mario Cortellezzi, è piena di scritte, sigle e disegni. Per ironia della sorte, in zona compare un cartello che invita a tenere pulito contro i bisognini dei cani. Stessa scena lungo la discesa di via Macchi: alcune abitazioni e muri di recinzione appaiono marchiati. Nella parte alta, vicino all’asilo, su un’infilata di garage è comparsa in una notte la stessa sigla con la vernice rossa (un cerchio con due lettere dentro, VB). «I proprietari sono molto arrabbiati, a nessuno fa piacere alzarsi una mattina e trovare una cosa del genere», dicono dal bar della castellanza.
Gli esempi sono infiniti: non è ancora risolta la situazione in piazzetta Ferrucci a Masnago, dove la galleria commerciale è stata letteralmente bersagliata dai graffitari. Quasi non si riconosce il colore originale dei muri. «Abbiamo segnalato la cosa da tempo, ma non è cambiato nulla – dice la fioraia Maristella Macchi -. È uno scempio, noi abbiamo ripulito in alcune occasioni, ma sempre a spese nostre. Ci vorrebbe una mobilitazione generale».
Ma oltre al danno potrebbe esserci la beffa: ieri la Giunta ha approvato il nuovo regolamento del decoro urbano che introduce il criterio della responsabilità dei proprietari dei muri, con obbligo di pulire (ora il documento passerà in Consiglio). Anche in caso di scritte fatte da altri, i proprietari saranno tenuti al ripristino, pena sanzioni salate da 50 a 300 euro. «La prima regola cha applicheremo, comunque, sarà quella del buonsenso – specifica l’assessore alla Tutela ambientale Stefano Clerici -: prima di passare alle sanzioni, faremo un’azione informativa e vari solleciti. Solo dopo scatteranno le multe. Purtroppo ci sono situazioni indecenti, come sotto i portici di corso Moro, sulle quali dobbiamo intervenire. Spiegheremo anche ai commercianti il provvedimento, per farne comprendere lo spirito. A bilancio sarà messo un capitolo di spesa per sostenere le operazioni di pulizia e di imbiancatura a carico dei privati. Il Comune, con Polizia locale e Gev, dal canto suo sarà più presente aumentando i controlli».
Un lavoro difficile, perché i writer agiscono nottetempo, al riparo da sguardi indiscreti, come ribadisce l’assessore a Polizia locale e sicurezza Carlo Piatti: «Chiediamo ai cittadini di chiamarci quando vedono comparire le scritte dalla sera alla mattina – annuncia -, perché in quel caso possiamo concentrarci sulle
telecamere e su filmati molto recenti. Un mese e mezzo fa questo sistema ha permesso di rintracciare due sospetti, ma è molto difficile. La situazione negli ultimi mesi è peggiorata notevolmente: ci vuole la collaborazione di tutti. Questi vandali marcano il territorio, le sigle sono spesso simili».
Elisa Polveroni
*:articolo apparso su La Prealpina, edizione nazionale, a firma di Elisa Polveroni
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