Imparare da loro
Per il primo cleaning day nazionale avremo anche sostenitori d’eccellenza
A questi volontari sono chiesti soprattutto olio di gomito e amore per la propria città. L’Associazione Antigraffiti (www.associazioneantigraffiti.it) è nata nel 2006, quando Milano cominciò a cercare una soluzione politica e amministrativa al problema dei muri imbrattati. A sette anni di distanza l’associazione ha conquistato volontari a Milano e in molte altre città alle prese con lo stesso problema. E risponde facendo in proprio: ci si arma di buona volontà, di qualche prodotto specifico (non nocivo per l’ambiente e per le persone che lo usano) e parte il passaparola. In questo modo, e puntando sul coinvolgimento soprattutto dei residenti del quartiere scelto per la pulizia, «poco alla volta riportiamo al decoro originario pezzi di città», spiega Andrea Amato, che coordina l’associazione. Così, quando si è pulito via Vittor Pisani, con una spesa di 750 euro (raccolti da
sottoscrizioni volontarie) e il sostegno di una azienda specializzata, è stato garantito un intervento che sarebbe costato circa 150 mila euro. Poi è stata la volta di viale Abruzzi, poi il modello è stato ripreso in altre città e i volontari dell’associazione sono sbarcati sul Ponte di Rialto a Venezia o in via Diaz a Monza. Adesso c’è grande fermento per il primo cleaning day nazionale, in programma il 26 maggio prossimo. A Milano verranno tolti i graffiti da piazza Paolo Grassi «e potremo contare su un volontario di eccezione, visto che anche Sergio Escobar (direttore del Piccolo Teatro che ha sede nella stessa piazza, ndr) verrà a darci una mano». Tutti con lo stesso obiettivo: fare più bella la nostra città.
Articolo apparso sul Corriere della Sera del 29 aprile 2013 a firma di Elisabetta Soglio
marco
16 maggio 2013 at 12:53
sono di codogno ho avuto problemi in palazzine ,negozi,facciate con graffiti…….mi sono rivolto a una societa’ della mia zona…….seria,prezzi onestissimi….e che lavora con materiali non tossici……….se volete contattatemi via mail…
Andrea
1 giugno 2013 at 12:15
Non facciamo pubblicità ad aziende che fanno questo di lavoro. Scopo dell’associazione è quello sensibilizzare pubblico e privato a non rassegnarsi al degrado e di attivarsi in prima persona per rimarginare il problema degli imbrattamenti. Comunque grazie per averci scritto.