CITTA’ DI CASTELLO La sala d’attesa della stazione è stata rimessa a nuovo dai dipendenti. Sono servite quattro ore di lavoro per tinteggiare le pareti della sala d’ingresso della stazione della ex Fcu e ripulirla dai graffiti e dalle scritte. L’idea è stata di Carlo Reali e Vasco Casagrande, due dipendenti di Umbria mobilità che lavorano proprio nell’ufficio della stazione. “Decisione presa – spiegano – dopo le numerose sollecitazioni dei pendolari amareggiati dal fatto che i locali, messi completamente a nuovo propriodi recente, fossero stati nuovamente presi di mira dai vandali che si sono sfogati sporcando con la vernice sia l’interno che l’esterno dell’edificio”. E’ stato così che giovedì pomeriggio, terminato l’orario di lavoro, i due dipendenti hanno coperto il pavimento con i teli e, armati di scale e pennelli, si sono messi di buona lena a dipingere le pareti. La vernice, ovviamente, è stata fatta recapitare dall’azienda dei trasporti, ben contenta della disponibilità dei propri dipendenti e di aver risparmiato sulla manodopera. Non è un segreto che Umbria mobilità stia attraversando uno dei periodi più complessi della sua pur recente storia, fra tagli ai servizi, riduzione delle spese e difficoltà nella liquidità. “Per questo – spiega Reali – il nostro piccolo gesto vuol essere da stimolo sia per dimostrare che i dipendenti comprendono bene le difficoltà dell’azienda sia per sollecitare una contrazione delle reali spese superflue”. Quelle che si celano nei mille rivoli e che alla fine rischiano di ricadere sui servizi, sui pendolari e ovviamente sui lavoratori. Il restyling “casalingo” è stato molto apprezzato dagli utenti della stazione. Qualcuno ha pure proposto di avviare un’identica opera di manutenzione alla stazione di Trestina, letteralmente sfregiata dai vandali. Anche in questo caso, l’edificio rimesso a nuovo pochi anni fa, è stato completamente sporcato da scritte e graffiti oltre a essere un rifugio notturno di sbandati e malintenzionati. Le foto dello scempio, appena postate su Facebook, hanno scatenato un mare di proteste contro l’inciviltà di chi non ha remore nel deturpare i beni pubblici ma anche contro la scarsa vigilanza del luogo.
Articolo apparso sul Corriere Umbria il 13 luglio 2013 a firma di Sandra Biscarini
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