Writer sì, vandali no. E’ questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa firmato questa mattina (17 settembre) a Palazzo Orsetti: consentire, cioè, ai giovani la loro libera espressione con opere artistiche da realizzare sulle recinzioni dei cantieri edili in tutto il Comune di Lucca, contrastando in questo modo anche gli atti vandalici. Questo il leit motiv dell’innovativo progetto a cui la firma del protocollo dà di fatto il via libera. Sostenitori dell’accordo, oltre all’amministrazione comunale, sono Assoartigiani Lucca, Associazione degli industriali e Associazione culturale Quelchenonè.
L’iniziativa, rivolta principalmente ai giovani, prevede il rilascio di una writer card (è previsto il pagamento di un’esigua quota) dopo una domanda di iscrizione da inviare all’Associazione culturale: i tesserati avranno così l’opportunità di sottoporre i propri bozzetti al vaglio di un gruppo di lavoro (istituito dai firmatari del protocollo) che ne valuterà l’idoneità ad esssere riprodotti sui pannelli che delimitano i confini dei cantieri.
“La finalità di questo accordo è innanzitutto quella di coinvolgere in modo propositivo i cittadini, ritagliando appositi spazi che consentano ai giovani artisti di strada di esprimere appieno la loro creatività, riportandoli al contempo nell’alveo della legalità – spiega l’assessore comunale Ilaria Vietina -: in tal modo si cerca di ridurre al minimo il numero degli interventi non autorizzati, che non di rado intaccano l’integrità di monumenti pubblici e superfici murarie della città”.
Già in passato si era ventilata l’ipotesi di un progetto di questo tipo, ma, come chiariscono il sindaco Tambellini e l’assessore Vietina, solo l’attuale amministrazione comunale a dare concretezza all’idea. Marco Martinelli, Presidente di Assoartigiani, focalizza invece l’attenzione sul tema della sicurezza dei giovani: “I partecipanti, prima di realizzare il loro graffito, saranno tenuti a frequentare uno specifico corso di formazione sulla sicurezza, organizzato in collaborazione con il Cpt Lucca”.
Molti sono oggi coloro che ricercano una visibilità estemporanea accanendosi però su opere monumentali dal valore collettivo, come rileva il direttore dell’Associazione degli industriali, Claudio Romiti: “Il nostro intento è quello di intervenire sul problema con la creazione di una sorta di laboratorio artistico-creativo che serva altresì a rendere più piacevole l’ambiente di lavoro del cantiere”.
Grandi speranze si celano anche dietro alle parole di Graziano Nottoli, di Assoartigiani, che anticipa la possibilità di assegnare in futuro dei temi sociali intorno a cui sviluppare la creazione artistica, invitando i cittadini alla riflessione personale e collettiva. La presidente dell’associazione “Quelchenonè”, Laura Tedeschi, rivolge i suoi ringraziamenti al Comune di lucca e agli altri firmatari che hanno deciso di aprire le porte ai giovani: “Il nostro compito primario – ha detto – è quello di istituire un raccordo tra studenti e mondo del lavoro, consentendo un intercambio continuo. I writers, attraverso le loro opere, vogliono esternare un disagio, una necessità di aggregazione e lo fanno attraverso una forma di protesta non violenta, che costituisce un patrimonio artistico-culturale per la comunità”.
Luogo privilegiato per dare il via all’iniziativa sono i cantieri allestiti sulle Mura, ma è soltanto l’inizio. Il progetto non comporterà costi per il comune, che si limiterà a rilasciare le necessarie autorizzazioni. E si potrebbe cominciare già forse dal prossimo lunedì con il cantiere alla Casa della Boia. Per informazioni è possibile contattare Assoartigiani Lucca (telefono 0583 4441) o l’associazione Quelchenonè (329 5387140).
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