L’assessore invita il responsabile a presentarsi in Comune Intanto si cerca una ditta per ripulire la zona di Capobianco
PORTOFERRAIO Multa da 500 a 1500 euro per chi ha imbrattato la scogliera di Capobianco. Ecco cosa rischia, come conferma l’assessore al decoro Carlo Rizzoli, il graffitaro improvvisato di Capobianco, autore delle scritte con la vernice rossa che hanno deturpato il paesaggio. Il Comune ha dato il via all’indagine per risalire ai responsabili e assicura di voler compiere in tempi rapidi l’intervento per riparare il danno ambientale. «Per comportamenti simili – dice Carlo Rizzoli, assessore al decoro urbano del Comune – si va sul penale per chi imbratta muri o luoghi d’interesse paesaggistico. Si rischia da sei due anni di carcere e una multa che varia da cinquecento a 1.500 euro». L’amministrazione comunale sta cercando una ditta di pulizie che sia capace di ripristinare la scogliera, mentre spetta alla polizia municipale risalire al responsabile del gesto. «Ma la nostra attenzione – continua Rizzoli – è rivolta ai nostri writers. Dalle colonne del vostro giornale rivolgiamo l’invito di farsi vivi con gli amministratori in modo tale che si possa convenire a una soluzione del caso ragionevole senza attuare le previste penalizzazione come recita la legge». Tempi difficili per i graffitari che hanno visto, negli ultimi anni, inasprirele sanzioni nei loro confronti. Il reato è quello di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, punito dall’articolo 639 codice penale. Se poi il “graffittaro” è un minorenne cambiano molte cose. In pratica si applicherà la cosiddetta messa alla prova per un periodo non superiore a un anno, durante il quale il minore dovrà porre in essere condotte riparative del danno. «Penso che – conclude Rizzoli – la cosa migliore sia la collaborazione con noi, facendosi avanti e assumendosi le responsabilità
Articolo apparso il 25 settembre 2013 su Il Tirreno a firma di Di Luigi Cignoni
Mauro e Gisella
29 settembre 2013 at 21:57
Le multe possono pagarle, fidatevi. Se hanno i soldi per rinnovare continuamente il parco bombolette, e per passare il tempo ad informarsi sui luoghi da colpire piuttosto che lavorare, figuriamoci se non li hanno per pagare una contravvenzione!! Che si crei anche una legge che delinei bene il reato di vandalismo da graffiti. Istituzioni, svegliatevi!
Mara Iapoce
30 settembre 2013 at 21:56
Sono totalmente d’accordo!!
n@po
2 ottobre 2013 at 15:21
E’la prima volta che leggo una notizia del genere. Fa piacere che ad alcune amministrazioni comunali stiano a cuore le scogliere. Avanti così!