Colpiti a tappeto vetri, muri e auto: danni per oltre un migliaio di euro
CONDOVE – Si aggira tra 1000 e 1500 euro l’ammontare dei danni provocati dal raid vandalico che durante lo scorso week-end ha colpito a tappeto vetri, muri, automobili, bacheche comunali e delle associazioni. Facile intuire che dietro all’episodio, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, possa nascondersi la stessa mano. Le strutture e i mezzi danneggiati, concentrati tra la centrale piazza Martiri e via Cesare Battisti, sono stati tutti imbrattati con la medesima scritta: un “Dogma” in versione artistica che ricorda lo stile dei graffitari, ma che in questo caso di artistico ha ben poco, visto il danno che ha “gentilmente” lasciato in eredità. La scritta imperversa un po’ ovunque: dal portone in legno delle scuole elementari alle finestre dell’edificio stesso, fino alle bacheche della polizia municipale e delle associazioni, ai muri perimetrali di alcuni edifici privati e ad alcune auto in sosta. Ma il danno maggiore lo hanno subito i vetri che illuminano le cantine della scuola primaria, affacciati raso terra sulla piazza di Condove: sono stati rotti tutti dal primo all’ultimo, utilizzando i paletti posti a una ventina di metri dall’ingresso principale delle scuole; uno di essi infatti, dopo aver infranto un vetro, è finito dentro le cantine, dov’è stato poi ritrovato la mattina seguente. La stessa sorte è toccata ad alcuni vetri del mercato coperto di piazza I° Maggio, andati in frantumi. Inoltre, come se non bastasse, nella notte tra domenica e lunedì i vandali hanno pensato bene di tornare in azione: nel mirino è finita nuovamente la bacheca dell’Anpi, all’inizio di via Roma, che il giorno precedente, dopo il primo raid vandalico, era stata appena ripulita dal presidente Danilo Bonavero. Stavolta la firma è diversa: un “Emez” sempre in stile graffitaro. «È evidente lo scarso senso civico di chi ha compiuto gesti di questo genere, di parole ne sono già state spese tantissime sui giornali e sui social network commenta amareggiato il sindaco Piero Listello ma purtroppo, al Comune, tocca anche la conta del danno strutturale subito, che supera il migliaio di euro. Un bel problema, specialmente in tempi in cui le risorse dei bilanci sono ridotte al lumicino: sono soldi che in un modo o nell’altro dovremo tirare fuori per garantire la corretta fruibilità di strutture pubbliche importanti come la scuola e il mercato coperto. È un vero peccato di come queste persone non si rendano conto che, danneggiando dei beni comuni, danneggiano anche se stessi e le loro famiglie, obbligando magari l’amministrazione comunale a spendere i soldi dell’arredo urbano per ripristinare ciò che già c’era, anziché per aggiungere nuovi elementi e abbellire il paese». A lato, una delle bacheche imbrattate; qui, i vetri rotti alla scuola primaria.
Articolo di MARCO GIAVELLI apparso su Luna Nuova venerdì 8 novembre
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