Pessime abitudini e carenza di controlli
Siracusa – Enormi scritte continuano a deturpare la città. Quello che abbiamo genericamente chiamato fenomeno dei ” writers”, sta diventando un modo barbaro di invadere indiscriminatamente edifici pubblici, privati, luoghi di culto e muri della città. Teatro di tale selvaggia rappresentazione è sempre la porta spagnola o comunque la zona circostante il monumento simbolo del comunale megarese. È recente la scritta sul muro che delimita la zona militare attigua al Rivellino Quintana. Inammissibile che non si riesca a frenare questo genere di atti incontrollati. Da tempo viene ripetutamente denunciata la presenza nelle pareti laterali della porta spagnola di frasi immortalate da vernice spray. Non c’è angolo del territorio dove non si notino le scritte o i disegni dei cosiddetti artisti di strada che però di artistico non hanno niente. Ma quando se ne notano di nuove cresce l’indignazione e vengono sollecitate misure preventive. Alle richieste di intervento, negli anni inoltrate agli organi competenti, le autorità comunali manifestavano l’intenzione di installare dei sistemi di video sorveglianza per tenere sotto controllo i principali monumenti cittadini, ma ciò non si è realizzato durante le passate legislature, tanto meno si spera possa accadere oggi in un periodo di contenimento della spesa che vede regnare altre priorità. Urge comunque una soluzione che argini il fenomeno e mentre ci sono ragazzi che invocano con una frase immortalata sopra un lenzuolo, come si è verificato nei giorni scorsi, alla salvezza del Rivellino, altri non si curano di conservare adeguatamente parte del patrimonio monumentale della città. Si presume infatti che le scritte sui muri siano il frutto di bravate giovanili, sinonimo di inciviltà. A. S.
Articolo apparso su La Sicilia
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