NUOVA invasione di «gamberi» nella città degli amaretti. A suscitare la curiosità dei saronnesi non sono i crostacei ma i graffiti sui muri cittadini che da oltre un anno dominano nel centro storico e che recentemente sono aumentati con una nuova fantasiosa iniziativa. Nell’autunno scorso nel centro di Saronno sono comparsi i primi graffiti con la parola «gamberi» e negli ultimi giorni, come secondo step di una campagna di comunicazione ben ideata, sono arrivati gli adesivi. I motivi del gesto sono misteriosi. Che cosa significa e cosa vuole dire il misterioso writer che ha tappezzato il centro storico con la parola «Gamberi»? In 12 mesi i saronnesi si sono abituati a leggere questa parola tutti i giorni vedendola scritta a caratteri cubitali con lo spray rosso in via Leopardi, a metà di corso Italia e nel sottopassaggio della stazione. MA NON SOLO: i «Gamberi» fanno capolino anche in modo più discreto con mini griffiti realizzati con un pennarello nero indelebile sulle cassette della posta in via Reina, sul bancomat in via Roma e anche su una saracinesca in via San Cristoforo. Negli ultimi giorni però a solleticare la fantasia di chi frequenta Saronno sono comparsi gli adesivi con slogan diversi: «Gamberi sempre gamberi», «21 grammi di Gamberi», «Spazio ai gamberi» e anche altri giochi di parole. Sono stati incollati soprattutto lungo corso Italia: sul cartello di divieto d’accesso all’inizio dell’arteria, sulla cabina telefonica prima di piazza Volontari del Sangue e su quella in via Diaz. Del resto il «gamberizzatore», come viene chiamato in città l’autore di questi graffiti, aveva già utilizzato dei foglietti bianchi adesivi al suo esordio quando nell’autunno scorso aveva trasformato piazza Volontari del Sangue in piazza Gamberi coprendo il cartello toponomastico con piccole etichette adesive bianche QUELLE INCOLLATE sul cartello toponomastico erano stato rimosse, con non poca fatica dagli incaricati dal Comune mentre quelle attaccate negli ultimi giorni, nonostante la pioggia, sono ancora perfettamente integre e danno bella mostra di sé catturando gli sguardi dei passanti. Una presenza che non fa che acuire il mistero circa il significato di quest’invasione. Scartata una passione smodata per l’omonimo prodotto ittico alcuni sostengono che la campagna potrebbe essere un omaggio ad Antonio Gamberi, poeta e scrittore ottocentesco originario di Grosseto. Ipotesi che sembra confermata da un adesivo posizionato in piazza Unità d’Italia qualche tempo fa con la scritta «Antonio Gamberi Antonio».
Articolo di Sara Giudici su Il Giorno del 24 novembre 2013
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