Lettera L’associazione che si occupa della famosa strada ha chiesto invano un incontro col sindaco
Roma – Dopo la denuncia a il Tempo sullo stato di incuria in cui versa via Giulia, la Presidente dell’associazione Amici dell’omonima via, Paola Cipriani, storica antiquaria capitolina, torna alla carica col sindaco Marino. «Ho chiesto un appuntamento più volte in Campidoglio dall’inizio del suo mandato, ma ad oggi nessuna risposta», spiega. Così, è partita l’ennesima missiva, quella in cui la signora Cipriani insiste sulla richiesta di pedonalizzazione. «Mi occupo di via Giulia da 33 anni e oggi siamo arrivati al massimo degrado”, scrive. «Nel 1989 ero riuscita a pedonalizzare la strada, ma con l’avvento della Superprocura (Antimafia, ndr) è tornata l’ingovernabilità totale». Poi, i consigli al primo cittadino sull’argomento centro storico, visto con gli occhi di una commerciante non di ultima generazione: «Il centro è oggi un ammasso di auto non solo dei residenti, gli avventori della movida invadono le strade indisturbati. Abbia coraggio, sindaco, di costruire parcheggi tutt’intorno, faccia funzionare i mezzi pubblici, commissari l’Atac e l’Ama. Non c’è nessuno che controlla nessuno. Non c’è la certezza della pena per i graffitari. La nostra città – la più bella del mondo – è ridotta ad un suk arabo». E ancora a rimarcare: «Davanti alla mia galleria può vedere il cartello che ho affisso dopo la chiusura dell’attività, un manifesto di sdegno verso tutte le amministrazioni», come raccontato dal nostro giornale ad Ottobre scorso. «Per favore, mandi avanti i parcheggi e tolga le migliaia di macchine che ci soffocano. Per il denaro esiste l’imprenditoria privata», conclude.
Articolo di Valentina Conti apparso il 9 dicembre 2013 su Il Tempo
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