Cantù – Battaglia dura quella contro gli imbrattatori. Difficile pensare di vincere con l’aiuto delle telecamere disseminate per la città, in molti casi fuori uso. E non pare proprio nei piani dell’amministrazione aggiustarle o installarne di nuove, vista la ben nota carenza di risorse in cassa.Né si ricordano esiti particolarmente incisivi per l’ordinanza emessa nel 2005 da Tiziana Sala che sanciva tolleranza zero nei confronti di chi imbratti a colpi di vernice i palazzi che affianca le leggi già in vigore in materia e che prevede una sanzione tra i 100 e i 500 euro per chi venga colto sul fatto.La passata amministrazione, con l’allora assessore all’Ambiente Claudio Ferrari, per favorire la cancellazione dei graffiti sottoscrisse una convenzione con una ditta specializzata – allargando ai privati l’opportunità di usufruire di questo accordo – che prevedeva prezzi calmierati, per tutta la durata dell’accordo, per effettuare la pulizia dei palazzi che hanno subito le attenzioni di ignoti.Ma anche questo progetto non ha cambiato il volto del centro.
Articolo di Silvia Cattaneo apparso il 30 dicembre 2013 su La Provincia di Como
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