MILANO – La protesta dei residenti: «Accendete i lampioni, qui non viviamo più»
Spesi 2,5 milioni di euro per illuminazione, telecamere e recinzione
TOILETTE ABUSIVA In via Pioppetto il buio protegge anche chi orina negli angoli
LA MAPPA Gli inquilini stilano un dossier dei punti più pericolosi della zona
Torna l’allarme spaccio in piazza Vetra. E assieme al giro della droga, prendono piede anche bivacchi notturni, graffiti e scarabocchi vari sui muri dei palazzi, caos. A contribuire al degrado del parco sono i lampioni. Spenti. Il buio agevola giri di malavitosi e di vandali, cela gli affari degli spacciatori e fa ripiombare nell’insicurezza il quartiere attorno al parco delle Basiliche. E pensare che – tra lampioni, telecamere e cancellata – tredici anni fa il Comune di Milano aveva speso la bellezza di 2,5 milioni di euro. Tutto il piano sicurezza va all’aria se i fari restano spenti e nemmeno le camere della video sorveglianza servono più se non hanno l’illuminazione adeguata. I residenti denunciano che il quartiere sta velocemente ripiombando nel disordine più totale. Uno di loro, Carlo Emilio Ferri, esasperato dal clima di terrore che cala su tutta la zona da una cert’ora in avanti, si è armato di macchina fotografica e taccuino ed ha stilato una specie di dossier, per denunciare i punti più bui e pericolosi attorno al parco. Spento, da tempo, il lampione tra via Pioppetto e via De Amicis, angolo diventato toilette indisturbata e spazzatura a cielo aperto. Spenti i due fari all’altezza di via Banfi 10 dove l’edificio, fresco di ristrutturazione, è stato nuovamente preso di mira da writers e vandali e già distrutto. E ancora: non c’è luce poco più in là, in corrispondenza del parcheggio delle biciclette a noleggio, dove qualche balordo è riuscito a mandare in frantumi i pannelli pubblicitari senza che nessuno lo vedesse. I condomini di uno stabile in via Molino delle Armi hanno più volte scritto al sindaco Pisapia chiedendo di intervenire, ma nulla è stato fatto. Si è solo dibattuto sull’ipotesi di rimuovere la cancellata attorno al parco, considerata antiestetica per uno dei parchi più belli della città. «Comincino ad accendere i lampioni – protesta Ferri – Qui sono tornati gli spacciatori. Le retate da sole non bastano. Mentre il parco resta al buio, il Comune paga la luce per tutta la notte agli abusivi che da giugno hanno occupato la scuola di via Santa Croce, è uno spreco ingiustificato». Sull’argomento interviene anche il vice del Consiglio comunale Riccardo De Corato che a suo tempo aveva lottato per portare più sicurezza nella zona. «Se non si interviene per riaccendere i lampioni e illuminare il parco – sostiene – si rischia di far ritornare sia piazza Vetra sia il parco delle Basiliche un suk della droga, come sono state per anni. Capisco che non ci sono soldi, ma che almeno si mettano a frutto gli investimenti del passato. Questa giunta invece rabbrividisce a sentire le parole telecamera o cancellata. Pensa si tratti solo di una violazione della privacy, di misure superflue». Nel quartiere non ci sono nemmeno più le ronde, se non quelle di qualche agente in borghese. E sono inoltre subentrati nuovi elementi che contribuiscono a rendere invivibile la zona. A cominciare da nuovo chioschetto, appena trasferito dal Castello al parco. Chiude alle 20 ma lì attorno si radunano gruppi di persone che restano a bivaccare fino a tardi e abbandonano bottiglie e lattine di birra ovunque. A questo proposito il Consiglio di zona interverrà per tamponare il problema dei «raduni» prima che cominci la bella stagione e che il fenomeno diventi più acuto. Per mettere una pezza al degrado che torna e frenare un mercato della droga che si sposta solo di qualche metro quando viene scovato.
Articolo di Maria Sorbi apparso su Il Giornale il 28 dicembre 2013
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