PADOVA – Palazzo Moroni punta sul graffito legale e stanzia 10mila euro in favore dei writers. La scorsa primavera a lanciare la crociata contro i graffitari era stato direttamente il vicesindaco reggente Ivo Rossi che, affiancato dall’assessore alla Cultura Andrea Colasio, aveva minacciato addirittura la “schedatura” di tutti gli « imbrattatori». Contestualmente erano stati stanziati altri 100mila euro per ripulire il centro storico e i quartieri dalle scritte più o meno artistiche che notte dopo notte si materializzano in ogni angolo della città. «Partendo dal presupposto che tra i writers ci sono anche dei veri artisti e che la nostra campagna è contro chi imbratta e non contro i graffiti in sè» premette Colasio che poi aggiunge: «Abbiamo deciso di concedere alcuni spazi comunali ad alcuni graffitari che vi realizzeranno le loro opere. Opere che, al contrario degli scarabocchi di certi imbrattatori, andranno a rendere più bella la nostra città». Così lo scorso 9 dicembre, il settore Edilizia pubblica ha stanziato 10.980 euro in favore dell’associazione Jeos di Torri di Quartesolo per realizzare 6 maxi graffiti su altrettanti spazi di proprietà comunale. Ma dove troveranno posto queste opere? «Sicuramente non sui palazzi del Comune – dice ancora Colasio – verranno sfruttate pareti in luoghi defilati. Pareti che verranno vivacizzate proprio dal lavoro di questi ragazzi che hanno deciso di realizzare le loro opere all’interno di un percorso di legalità». L’esponente democratico cerca in tutti i modi di giocare sul fattore sorpresa. L’obiettivo è infatti quello di stupire i passanti con delle pareti che il giorno prima erano tristemente grige e che il giorno successivo si colorano grazie alle bombolette spray del graffitari. «Un’opera è già stata realizzata – dice ancora l’assessore – e tutti possono ammirarla sul muro del parcheggio della Pam di San Carlo. Delle altre i padovani si accorgeranno non appena verranno dipinte». Abbottonato rimane anche l’assessore alle Manutenzioni Andrea Micalizzi che però aggiunge un altro elemento: «I graffiti troveranno posto all’interno di alcuni complessi Ater che ora non posso svelare. Naturalmente non sulle facciate dei palazzi, ma su alcuni spazi comuni». Per ogni singolo intervento palazzo Moroni dovrà sborsare 1.500 euro più Iva.
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