LECCE - Affidare ai writers salentini la decorazione di pareti e corridoi del nuovo ambulatorio pediatrico nel Pronto Soccorso dell’ospedale Vito Fazzi, che aprirà nelle prossime settimane. E abbattere così, in un colpo solo, il problema dell’assistenza ai più piccoli e il granitico luogo comune che vuole un ospedale, in quanto asettico, anche bianchissimo. Perché i colori aiutano a vivere, ma anche a guarire, attenuando il disagio dei bambini e sviluppando in loro un atteggiamento collaborativo e più fiducioso. Da qui, dalla teorie base della rivoluzione cromatica che sta cambiando il volto dei nosocomi e dei reparti pediatrici italiani, è nata l’idea dei writers. Il 23 dicembre scorso un piccolo gruppo di medici – fra loro anche il primario di Pediatria Pietro Caprio, padre del progetto dell’ambulatorio, e il primario del Pronto Soccorso Silvano Fracella – ha fatto un sopralluogo nella struttura insieme al direttore generale della Asl Valdo Mellone.
L’ambulatorio è quasi pronto: è previsto un accesso esclusivo e diretto per i piccoli pazienti, uno staff (ancora in formazione) di pediatri ed esperti. Insieme a Mellone, a visitare i nuovi spazi, c’era anche Roberto Manfreda, assistente, segretario e uomo di fiducia del direttore generale. «Ho subito notato – scrive Manfreda sul suo profilo Facebook – che l’ambulatorio con le sue “fredde” e grigie pareti aveva necessità di vivere, di colori e di allegria e ho pensato che vi si potevano realizzare dei graffiti coinvolgendo giovani writers salentini». In particolare, l’idea di Manfreda è quella di decorare e dipingere «una parte delle mura interne e la porta di ingresso e di arredare la piccola sala di attesa con due tavolini e sedie colorate ad altezza bambino con fumetti, colori e album da disegno. Ho anche contattato un professore dell’Accademia di Belle Arti: il mio obiettivo è finire la fase decorativa per il giorno della Befana». Mellone ha subito approvato l’iniziativa. La Asl «si occuperà di comprare le bombolette spray», ma non potrà pagare i writers, «che lavorano senza fattura» spiega Manfreda. Così non è rimasto altro da fare che lanciare una raccolta fondi, «per trasformare l’idea in realtà». La raccolta è stata lanciata su Facebook e nei prossimi giorni saranno resi noti tempi e modalità che eventuali donatori dovranno seguire. «Intanto chi lo desidera – conclude Manfreda – può contattarci direttamente ai numeri 0832/215586; 215603; 226024».
Articolo di Paola ANCORA apparso il 27 dicembre 2013 su Il Nuovo Quotidiano di Puglia
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