COMO – Anna Ballerini: «Che qualcuno intervenga contro i vandali»
È diventata una lotta senza quartiere o, meglio, con un quartiere ben definito – tutto il centro storico – quella tra l’associazione Per Como Pulita e i writer. Dopo gli episodi a ridosso del Natale, con le minacce ai
volontari comparse nel sottopasso di piazza Vittoria, la presidente degli antiwriter ha scritto a sindaco,
prefetto, polizia e carabinieri. Il peso di mantenere la città in condizioni decorose non può infatti ricadere
unicamente su un gruppo di volontari, che ora temono anche ritorsioni dalle bande di graffitari. L’ulti mo blitz nel sottopasso parla chiaro: “2014 Guerra agli antiwriter”, così è stato scritto a vernice nera poche ore fa sul muro ripulito il giorno prima. «Noi non ci fermiamo spiega la presidente Anna Ballerini – ma non vogliamo neppure che le autorità ignorino queste associazioni a delinquere. Abbiamo consegnato dossier, fatto investigazioni sui gruppi che intervengono in città. Adesso però è ora che il Comune o le forze dell’ordine si muovano. L’impunità di questi vandali, e si tratta di una decina di delinquenti, è diseducativa ». Da quando ha iniziato la sua attività, Per Como Pulita è riuscita a far rinascere alcune strade del centro storico.
«Abbiamo trovato e ripulito graffiti di dieci, quindici anni fa – spiega la presidente – poi siamo intervenuti nel sottopassaggio. Gli anziani avevano paura a scendere i gradini per lo stato di incuria. Abbiamo ridipinto tutto, ma il giorno dopo c’era già un graffito, poi un altro, poi in una notte si è riempito di scarabocchi. Così abbiamo ripulito di nuovo e sono arrivate le scritte di minacce, e siamo intervenuti ancora». Ed ecco le nuove minacce.
«Possibile che nessuno si accorga di nulla?» si chiede Anna Ballerini. «La maggioranza dei cittadini vorrebbe una città più ordinata, più bella, ma se nessuno muove un dito facciamo capire che comandano i writer». Per Como Pulita lancia così un appello ai residenti del centro storico e non solo. «Pochi giorni fa hanno fatto un disastro in via Lega Insurrezionale – dice Io chiedo ai residenti e anche a chi ha notato quelle scritte di sporgere denuncia alla polizia o ai carabinieri. A volte chi subisce l’imbrattamento teme che sporgere denuncia implichi seguire un lungo e costoso iter processuale, affidarsi a un avvocato, ma non è così. Basta la segnalazione». E per il centro storico, invece, secondo Anna Ballerini è il Comune che si dovrebbe muovere in prima persona. «I centri storici cittadini sono tutelati da leggi speciali – dice la presidente – Chi imbratta un muro anche di un palazzo dismesso o disabitato imbratta un edificio storico, tutelato dai Beni artistici e culturali. Sarebbe come sfregiare la Pietà di Michelangelo. Il Comune ha la possibilità di presentarsi come parte civile e portare avanti il procedimento penale. E invece Palazzo Cernezzi non fa nulla». I writer proseguono invece nella loro opera capillare di imbrattamento. «Manca un anno e mezzo all’Expo di Milano, non vorremo presentare Como in questo stato agli stranieri?», si chiede Anna Ballerini. «Quello che facciamo noi come associazione non è sufficiente, ora chiediamo il sostegno della politica, delle forze dell’ordi ne o della Magistratura. E quando si vorranno prendere i vandali si potranno chiedere i danni. Se i writer hanno il motorino ritiriamogli il motorino, oppure il cellulare. Basta con il buonismo. Questa non è arte» conclude.
Articolo di Paolo Annoni apparso su Corriere di Como il 3 gennaio 2013
Commenti recenti