GROTTAFERRATA – Prosegue senza sosta a Grottaferrata l’opera dei vandali imbrattatori sui muri e non solo. Anche le pensiline del Cotral e le panchine sono bersagli appetibili a giudicare quanto avvenuto alla fermata dei bus sulla via Anagnina, all’altezza del cimitero, dove «qualcuno» si è divertito a spaccare tutto e a sradicare dal cemento la panchina. Scritte riferite alle squadre di calcio e agli ultras delle stesse sono comparse sul muro lungo via Anagnina, all’incrocio con viale San Nilo, dove c’è anche un’edicola con l’immagine della Madonna. Niente sembra fermare questi writers scatenati. A farne le spese qualche settimana fa, oltre alle panchine e ad altri arredi del Parco Patmos, in via Garibaldi, è stata anche la statua della Madonna, nel centro del giardino, trovata con il volto imbrattato con un pennarello rosso e le dita delle mani spezzate. I vandali non risparmiano nessun quartiere di Grottaferrata. Dopo le scritte sul muro che circonda il mercato coperto, nel piazzale San Nilo, dove le parolacce si alternano a disegni osceni, messaggi amorosi e frasi razziste, ben visibili anche ai turisti che vengono in visita all’Abbazia di San Nilo, a pochi metri di distanza, anche la zona del Pratone ha avuto le sue scritte, comparse sulla scalinata di via Castellani e su alcune vetrine e porte di esercizi commerciali imbrattati con la vernice delle bombolette spray.
Articolo di Daniela Fognani apparso su Il Messaggero del 2 gennaio 2014
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