« Writers » scatenati sulla Muraglia. L’Amiu: pronti a intervenire
BARI – Chianche, muri e parapetti a Bari Vecchia deturpati dalla vernice spray. Discorsi amorosi affidati alla pietra, messaggi in codice, slogan da stadio e firme di ogni genere campeggiano su muri e pavimenti del
borgo antico. Preda del degrado è diventata l’antica muraglia: è proprio su via Venezia che si concentrano le scritte. Sono dappertutto: su muretti, pavimenti, scale ed archi. La vernice delle bombolette rossa, blu e nera ha sporcato la passeggiata più suggestiva di Bari. Attraversato da turisti e stranieri il percorso con vista mare che porta alla Basilica di San Nicola è tempestato di dichiarazioni amorose e messaggi del tipo “Sei speciale”,o “Se ti baciassi ricambieresti?”, accompagnati da cuoricini, punti di sospensione e punti interrogativi. C’è anche chi ha voluto osare scrivendo il proprio nome a lettere cubitali sull’intero parapetto che parte dal Fortino e prosegue lungo tutta via Venezia. La scalinata che scende dal Fortino e conduce in via Manfredi è in assoluto la più danneggiata: è quasi impossibile trovare ancora uno spazio bianco, perché ci sono scritte ovunque. Inni alla propria squadra, sigle e lettere scritte quasi a casaccio affollano gradini e pareti. I writers impertinenti si sono poi divertiti a sporcare di vernice nera anche la pavimentazione all’inizio della Muraglia, a destra di piazza del Ferrarese. I teppisti delle bombolette approfittano della sera e del buio per imbrattare le pareti, e così agiscono indisturbati. Residenti e commercianti sono stanchi di vivere nel degrado. Nemmeno le feste di Natale hanno fermato i vandali: anzi le scritte sono aumentate proprio nelle ultime due settimane. «E’ uno scempio. La situazione peggiora giorno dopo giorno – attacca Gianni del Mastro, rappresentante dei ristoratori del centro storico – ci sentiamo abbandonati. Mai in 25 anni di attività ho visto Bari vecchia così rovinata e mal tenuta». Il vandalismo è diventato una costante, anche sul versante murattiano della città vecchia, in corso Vittorio Emanuele. Ma i teppisti del centro storico non si sono limitati ad usare gli spray. «Ci sono angoli e vicoli dove le fioriere sono state rotte e rovesciate sul pavimento – prosegue Del Mastro – senza che nessuno abbia provveduto a sistemarle». Commercianti, residenti e passanti, oltre ai turisti sono dunque costretti a passeggiare tra monumenti e vicoli del borgo antico deturpato dalla vernice e in stato di abbandono. Lo spray rosso, blu e nero non ha risparmiato neanche le facciate di alcuni palazzi che si affacciano sul mare. I vandali, infatti, non fanno distinzione tra muri: ogni spazio bianco è utile per lasciare messaggi indelebili. Meno di quattro mesi fa l’Amiu è intervenuta per eliminare tutte le scritte che avevano sporcato la muraglia. Ora, punto e a capo. Peggio di prima. «Siamo pronti ad intervenire sulle aree pubbliche come la Muraglia o le recinzioni dei giardini – ha detto Gianfranco Grandagliano, presidente dell’Amiu – aspettiamo invece la segnalazione del Comune per rimuovere le scritte su pareti o palazzi che non rientrano nella nostra competenza ».
Articolo di Valentina Marzo apparso sul Corriere del Mezzogiorno il 5 gennaio 2014
© 2014, ↑ Associazione Antigraffiti
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