COMO – Ancora imbrattato il sottopassaggio di piazza Vittoria. Sul posto lasciate in bella mostra le bombolette
Più che di un guanto, sarebbe più logico parlare di una bomboletta di sfida. Ma una cosa è certa: il nuovo
nucleo di writers che sta devastando i muri di Como ha chiaramente deciso di irridere, oltre che di minacciare e oltraggiare, le istituzioni, i cittadini e l’opera dei volontari che da tempo si occupano a proprie spese di cancellare i segni spray dal centro. A testimoniare questo atteggiamento, il nuovo raid compiuto nel sottopasso di piazza Vittoria, dove soltanto due giorni fa i volontari dell’associazione “Per Como Pulita”avevano eliminato tutte le scritte. Ieri mattina, però, l’amar a sorpresa: una nuova, lunga sequenza di scarabocchi e sfottò. Tra questi: “Pulite? Tempo perso” e “Vi meritate solo trashate (spazzatura, ndr )”. A chiudere il cerchio, persino alcune bombolette lasciate beffardamente sul posto dell’ultima azione, come a dire: ecco le prove, ora cercateci. E se questo campionario non bastasse, ecco che – come segnala ancora una volta l’indomita animatrice dei volontari, Anna Ballerini – su Facebook sono comparse persino frasi volgari e violente di questo tipo: «Voi cani addetti non comunali che andate a imbiancare i sottopassaggi spero muoriate nel modo più atroce possibile». «Sono parole gravissime e inaccettabili per me e i miei ragazzi, abbiamo già segnalato tutto alla Questura», ha commentato ieri la presidente dell’asso ciazione “Per Como Pulita”. Intanto anche la politica si muove. Ieri, infatti, il capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle, Luca Ceruti, ha presentato una mozione “anti-imbratta tori” indirizzata oltre che al presidente del consiglio comunale anche al Prefetto, Bruno Corda, e al Procuratore della Repubblica, Giacomo Bodero Maccabeo, chiedendo di trovare una soluzione urgente e definitiva al problema, e di predisporre azioni congiunte con l’amministra zione per fermare i vandali. «Ci stiamo attivando per approfondire la situazione con le forze di polizia, anche in un’ottica preventiva», hanno prontamente fatto sapere dalla prefettur a. L’assessore alla Sicurezza, Marcello Iantorno, intanto promette che «saranno accelerati i controlli e gli autori individuati, oltre a subire le sanzioni previste dal codice penale, dovranno risarcire i danni alla immagine di Como».
Articolo apparso il 5 gennaio 2013 su il Corriere di Como
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