SERMIDE – Un 19enne di Falconara inseguito e bloccato in stazione da un dipendente delle Ferrovie. Altri due in fuga
Sorpresi a disegnare graffiti sulle carrozze dei treni in sosta, si sono dati alla fuga. Ma uno dei tre fuggitivi non ce l’ha fatta. S’è fatto pizzicare da un dipendente delle Ferrovie che lo ha trattenuto fino all’arrivo dei carabinieri. Ora si trova rinchiuso nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri di Gonzaga, in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato questa mattina. È accusato di danneggiamento aggravato. Ha 19 anni, è incensurato, e risiede a Falconara Marittima. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri di Sermide che hanno anche sequestrato le bombolette spray servite per realizzare i graffiti sui convogli. I funzionari delle Ferrovie hanno già fatto una stima provvisoria dei danni: oltre quindicimila euro. Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata di domenica alla stazione di Sermide. Sono da poco passate le undici quando un addetto al deposito ferroviario dove si eseguono le manutenzioni dei convogli, si accorge di tre giovani che, armati di bombolette, stanno “abbellendo” le carrozze. L’uomo per un tratto si avvicina in silenzio e poi punta su uno di loro. Gli altri fuggono. Il giovane, bloccato dal ferroviere, non ha modo di scappare. Arrivano i carabinieri che lo portano in caserma, e dopo averlo identificato (è di Falconara Marittima) lo rinchiudono in camera di sicurezza. Oggi comparirà davanti al giudice. I graffiti che ogni giorno spuntano come funghi sulle carrozze dei treni rappresentano un problema molto serio per le casse delle Ferrovie. Negli ultimi due anni, soltanto nella regione Emilia-Romagna, Trenitalia ha speso 635 mila euro per rimuoverli. La cifra riguarda la pulizia delle pareti esterne ma anche il fermo delle vetture nelle officine. L’ uso di solventi speciali per cancellare i disegni dei writer rappresenta, inoltre, un danno per l’ambiente: basti pensare che per rimuovere 10 mila metri quadri di graffiti occorrono 10 mila chili di prodotti chimici, 450 litri di benzina o gasolio e 20mila di litri di acqua.
Articolo di Giancarlo Oliani apparso su la Gazzetta di Mantova il 7 gennaio 2014
lorenzo
7 gennaio 2014 at 21:37
Che noia.Che noia.Da circa venti anni sentiamo queste cose.I nostri treni sono sempre più imbrattati(nessuno cancella perchè ci si abitua allo schifo e ci viene insegnato fin da piccoli che ci sono cose più importanti del decoro)e si sente ogni tanto di danni economici notevoli,graffitari arrestati…Mai che si sappia come è andata a finire,dopo l’arresto.Tutti,dico tutti purtroppo sono convinti che il tutto è finito italianamente a tarallucci e vino.Quanti graffitari oggi sono in galera,ad esempio?