MILANO – Inquilini costretti a pulire
Ripulire le facciate dei palazzi da graffiti o sporco accumulato negli anni non sarà più tra i compiti dell’ammini strazione comunale. A occuparsene, infatti, toccherà proprio ai privati, che in caso di mancata manutenzione incorreranno in multe dai 100 ai 500 euro. La norma è inserita all’articolo 11 della bozza del nuovo regolamento edilizio del Comune di Milano e prevede proprio che il decoro urbano, raggiungibile con tutti i necessari interventi, gravi proprio sui proprietari dello stabile. «Un ulteriore onere fiscale, anche se indiretto» ha commentato Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia. «Dopo oltre trent’anni in cui si è lasciato incancrenire il problema e in cui si è guardato senza fare nulla se non affidarsi di tanto in tanto alla mano pubblica di Amsa ci aspettavamo si arrivasse a una decisione di questo tipo» ha affermato il presidente di Assoedilizia che, tuttavia, rimane convinto ci siano «ben altre strade percorribili per debellare il problema e mantenere il decoro urbano dei palazzi con minor spesa e anche una resa decisamente migliore». «Tempo fa avevamo già proposto di adottare un sistema per la pulizia degli immobili simile a quello utilizzato a Parigi» ha spiegato Achille Colombo Clerici. «L’amministrazione poteva prevedere un contribuito nelle spese per noi privati se avessimo svolto il nostro compito di mantenere pulita la facciata entro un periodo la loro stabilito». Una richiesta caduta nel nulla così come la proposta di «prevedere una norma affinché durante i cortei e le manifestazioni, momenti in cui i muri vengono più vandalizzati, si vieti ai partecipanti di essere muniti di bombolette spray». Una norma semplice, secondo il presidente di Assoedilizia, ma efficace e che «diminuirebbe esponenzialmente il numero di graffiti presenti in città».
IL FOCUS LE MULTE Nel nuovo regolamento edilizio in discussione in questi giorni al Comune di Milano sono previste multe dai 100 ai 500 euro per i privati che non si occuperanno della manutenzione dello stabile: tra le operazioni richiese rientrerà anche la ripulitura dei palazzi dai graffiti DECORO URBANO La norma è contenuta nell’articolo 11 della bozza del regolamento che prevede, appunto, che il decoro urbano debba essere perseguito con tutti gli interventi necessari. Questi saranno unicamente a carico dei proprietari
LE CRITICHE Assodedilizia parla di un «ulteriore onere fiscale indiretto» e critica la scelta di Palazzo Marino: «Il Comune poteva prevedere un contributo nelle spese per i privati», ma questa proposta è caduta nel nulla.
Articolo apparso su Libero l’8 gennaio 2014
lorenzo
8 gennaio 2014 at 17:36
Era ora!Estero docet finalmente!!!!!Che ci sia un barlume di civiltà?Ma come verrà valutata e rispettata questa norma?100 euro di ammenda per una tag e 500 euro per 5 tag?Intanto il Comune proprietario dell’edificio con negozi (progettato da Gae Aulenti)di fronte alla Stazione Nord dovrebbe essere multato visto che da anni questo è imbrattato da far spavento.
NONNA VINC
9 gennaio 2014 at 10:42
ADDIO TAGGARI
Taggari… perchè questo sono. Chiamare Writer i firmatari compulsivi che vandalizzano crea confusione a tutto vantaggio degli sporcaccioni cronici: tag è una firma …non murales che esprime magari arte.
LA TAG ESPRIME SOLO LA VOGLIA DEVASTAZIONE E POSSESSO DI UN’AREA PULITA (O ANCHE GIà LERCIA).
Ma no.. gentile redattore di Libero,.. perché risentirsi sempre con chi ci amministra. Destra/sinistra/centro ecc. ecc. ma dai sveglia gente!
Questa dei taggari è un’epidemia contagiosissima di stupidità collettiva (che non passa neppure agli ultratrentenni rovinati). Le amministrazioni devono, giustamente, salvare <>, senza privare di risorse fondamentali altri settori.
Il problema è endemico..e le nostre leggi blande hanno favorito la diffusione.
ORA LA POLIZIA DEVE FARE IL SUO, I CITTADINI DEVONO SVEGLIARSI, INDIGNARSI E AGIRE AL MEGLIO.
E’ cosa nota, purtroppo, che molti genitori sono palesemente conniventi con i loro vandali di casa.
In Italia va modificato il modo prevalente di percepire IL POSSESSO DEGLI SPAZI COMUNI.
Esigere ordine e pulizia comporta PARTECIPAZIONE.
Eppoi dai..basta vedere i volontari all’opera per capire che gente normale con un pennello e buona volontà può fare miracoli in pochissimo tempo.
Chi non ha soldi può imbiancare anche l’esterno del suo palazzo in allegra compagnia e poi chiedere al palazzo vicino di fare altrettanto. L’emulazione è la molla dei cambiamenti POSITIVI VOLENDO e non positivi devastando. Pensavo al successo immediato dei divieti di fumo in Italia. Sapete che in tanti paesi all’estero, in Europa, è ancora un inferno entrare nei luoghi pubblici dove si fuma liberamente. Nessuno credeva nel successo immediato del rispetto dei divieti. Sapete invece perché è cambiato tutto..GRAZIE ALLA GENTE ATTENTA E ATTIVA A FAR RISPETTARE PERSONALMENTE LA NORMA PER LA SALUTE DI TUTTI. E’ tempo di salvare la salute estetica di Milano e di tutto il paese.. Insieme ce la possiamo fare..
Bisogna volere per cambiare e per costringere in uno spazio legale le “stupidissime performace pittorico firmatarie dei taggari.
ALTRA COSA SONO I MURALES ARTISTICI..DA TUTELARE E FAVORIRE (NELLA LEGALITà) SI DICA FORTE E CHIARISSIMO.
Venite a imparare con l’associazione e in pochissimo tempo potete fare manutenzione costante di ciò che vi appartiene.