«Non mi sono fatto riconoscere, ma c’ero anch’io all’incontro al Leoncavallo». Andrea Amato, Presidente nazionale dell’Associazione antigraffiti, che ci faceva là in mezzo? «Sono andato ad ascoltare e molti degli interventi mi sono piaciuti. È stato un incontro estremamente interessante. Partiamo da posizioni diverse, ma diciamo la stessa cosa». Prego? «Anche noi vorremmo una città più aperta al discorso artistico, con un progetto serio e ragionato. E io mi metto a disposizione di chi fra questi ragazzi è disposto a costruire un percorso per fare di Milano la capitale della street art, visto che finora è stata la capitale del vandalismo…». Quindi è disposto a dialogare con i writers? «Con gli artisti. E non con chi si mette a fare i giochini, dipingendo di giorno e imbrattando di notte». Cosa le è piaciuto delle loro parole? «Che sono consapevoli di fare una cosa illegale quando imbrattano e che si assumono delle responsabilità di quello che fanno».
Articolo di Luca De Vito apparso su La Repubblica del 12 gennaio 2014
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