Quartu S. Elena – Vernice spray in tutte le facciate
Esercitazione per geometri: sono di più i metri quadri di facciata sfregiati dai graffitari o quelli liberi? Stabilirlo senza prendere le misure è difficile, perché si tende al pareggio. Oltretutto, la parte imbrattata dai teppisti guadagna metri ogni settimana a scapito dell’altra. Un concorso, il Mercato civico in piazza Dessì, potrebbe vincerlo: quello dello squallore e del degrado. Si presenta tanto male che sembra vernperfino peggiore di quanto lo sia in realtà, e va detto che bello non è. Sul lato che si affaccia verso il Municipio, ad esempio, c’è una scala esterna che conduce al piano superiore e termina davanti a una grande porta metallica fissata con un lucchetto. Quella porta è chiusa da chissà quanti anni. Una scala che non conduce a nulla, dunque, ma finemente arredata. I pezzi migliori, come risulta da una ricognizione fatta ieri mattina, sono erbacce che spuntano dal fondo di plastica adesiva ormai a pezzi, una siringa, una felpa lercia probabilmente di epoca nuragica, tracce di un falò e tante, tante scritte tracciate con la vernice spray. A dire il vero, una mano di nero – che in bombolette dev’essere costata una fortuna – copre tutta la parte esterna di quella scala che in teoria sarebbe color cemento. «Noi non scordiamo Antonio Gramsci» è un’altra scritta che campeggia su una delle facciate laterali: strano luogo, per prendere appunti di storia. C’è poi un certo Pierluigi che non dev’essere molto apprezzato da un graffitaro, almeno a giudicare dagli aggettivi che accompagnano il suo nome. Poi ghirigori, altre scritte senza alcun senso, un’altra che recita semplicemente “Casapound”: giusto una presenza, senza slogan né rivendicazioni. All’interno va decisamente meglio, però lo spazio che ospita i box non ha esattamente i requisiti dell’accoglienza: è tutto freddo. Esattamente come l’atteggiamento del Comune.
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