I proprietari degli immobili: se individuati attraverso la videosorveglianza siano obbligati a pulire
LERICI nel mirino dei writer che nella notte di sabato hanno affrescato molte facciate appena ristrutturate del centro storico, ma anche nella frazione di San Terenzo. Con la vernice rossa sono state composte frasi e sigle. Le immagini hanno sollevato le proteste dei privati che dovranno farsi carico di cancellare le scritte sostenendo costi rilevanti, che in questo periodo di crisi pesano non poco. Tante, le zone interessate dalle nuove scritte. La maggiore parte dei lericini sostiene che se individuati gli autori dovrebbero essere impiegati per ripulire. ma non mancano i difensori che ritengono una forma di arte. Si è posta più volte l’ipotesi di destinare ai writers spazi dedicati, per contenere questi episodi: come è stato fatto ad esempio per i muri di contenimento delle rampe di accesso a Lerici, decorate da giovani con le bombolette spray. Un conto sono poi i disegni realizzati a tema, in apposite aree previste per lo scopo, un altro le scritte accanto alle attività commerciali, in angoli caratteristici come i volti di via Roma, sulla passeggiata a mare, come accaduto sabato notte. Sulla pagina “Lerici tutto l’anno”, gli scatti diffusi da Marco Battistini per testimoniare la “sorpresa” di ieri mattina, hanno scatenato un vivace dibattito. Il quartiere di Lerici ha anche proposto una ricompensa per chi segnali la presenza delle bande “armate” di spray: scatenando un dibattito nel dibattito, fra chi plaude e chi sostiene che non si debbano perseguire i responsabili. Non si esclude peraltro che i writers siano stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza delle attività commerciali. In questo caso, se saranno identificati, gli autori dovranno rispondere dei danni che hanno provocato.
Articolo apparso sul quotidiano Il Secolo XIX il 20 gennaio 2014
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