RAVENNA - Ora perfino i writers lanciano appelli per il decoro di piazza San Francesco. L’ultimo graffito comparso sui portici nella piazza cuore della zona dantesca, a poca distanza dal locale da riqualificare, recita ‘Riprenditi gli spazi, riprenditi i saperi!’. «Confesso che non ho mai avuto eccessiva simpatia per coloro che, con disinvolta libertà, si arrogano il diritto di abbellire-imbrattare i muri della città – racconta Manuela Mambelli, coordinatrice del progetto Dante in rete -. Questa volta, al contrario, plaudo all’iniziativa dello sconosciuto ‘pittore’. Condivido il suo accorato appello che mi porta, tuttavia, ad una amara conclusione: se perfino un ‘artista ribelle’, notoriamente sempre controcorrente, si è preso la briga di denunciare il degrado e la vergogna in cui è ridotta la zona dantesca, significa che la situazione è davvero grave e visibile anche all’occhio più distratto.
E più la questione si lascia andare avanti così più diventerà difficile recuperarla». Il problema, infatti, non nasce certo oggi, la questione del degrado nella zona dantesca è annosa. Nel 2012 si era parlato di installare le telecamere entro il 2014, a novembre il sindaco ha dichiarato di realizzarle entro il prossimo biennio. Anche il bando della Provincia per affittare gli spazi dello storico negozio di antiquariato non è servito a rilanciare la zona: è andato deserto. Eppure i turisti che visitano l’area non mancano. «PERÒ – continua Mambelli -, come sanno bene, oltre ai ravennati anche i turisti che transitano nella zona del silenzio, il primo impatto che si ha è con l’olezzo, non proprio gradevole e tipico delle latrine, che caratterizza da tempo quel luogo. Che biglietto da visita sono per un turista la mancanza di decoro e il degrado di questa zona? È uno spazio unico: a due passi ci sono i chiostri Francescani che dopo la riqualificazione sono diventati un vero splendore, c’è la tomba di Dante, unica al mondo, c’è la bellezza della Basilica. È giusto lasciare la piazza nell’incuria?». La coordinatrice cita anche le numerose visite al museo dantesco: «Migliaia di persone sono venute in visita da aprile e i commenti che hanno lasciato i turisti sul museo sono entusiastici. Ora c’è anche la sfida come Capitale europea della cultura: speriamo che la corsa riporti alla zona la dignità e il decoro che merita».
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