A Capraia e Limite una serie di spazi saranno dedicati ai murales, approvato il regolamento
CAPRAIA E LIMITE – Capraia e Limite tende la mano ai writers, destinando alcune aree del territorio – si partirà col muro del campo sportivo – dove poter realizzare dei murales, ovviamente dopo che la giunta avrà vagliato ed approvato la bozza del progetto. Lo scopo è quello di dare un po’ di colore e di rivitalizzare alcune strutture oggi trascurate o abbandonate. Da oggi – e fino al 5 febbraio – sarà pertanto possibile presentare le domande per rimettere a nuovo il muro degli spogliatoi del campo sportivo Mauro Checchi di Limite. I residenti del comune, sia come singoli cittadini che come associazioni, avranno la possibilità di sbizzarrirsi nell’art spray, ovviamente previa approvazione del progetto. L’intenzione è quella di evitare che i graffitari imbrattino aree non consone ai murales, come è successo in altre zone storiche di altrettanti comuni limitrofi. Invece di vietare si è deciso di regolamentare e di incentivare una modalità legale e regolare per approcciarsi al mondo variopinto dei murales, che con loro vivacità possono rivitalizzare determinate aree del territorio del comune.
A raccontare la genesi del progetto è il consigliere Francesco Giunti, che ha seguito l’iter sin dall’inizio: «Tutto è nato – spiega – dalla richiesta di un ragazzo che intendeva “firmare” con la bomboletta spray il muro del nostro campetto sportivo. Da lì ne abbiamo discusso in giunta ed è passato il regolamento, ispirato a quello già approvato nel Comune di Certaldo». Ovviamente non sarà possibile destinare edifici ed aree vincolati alle leggi vigenti sulla tutela del patrimonio artistico, ambientale e architettonico. E’ altresì ovvio che i disegni o le scritte non potranno essere in contrasto con le norme sull’ordine pubblico e/o offensive del pubblico pudore, della morale e della persona. Inoltre no ai messaggi pubblicitari espliciti ed impliciti e no anche a contenuti intolleranti oppure offensivi nei confronti delle religioni, delle etnie, dei generi e dell’orientamento sessuale. Gli spazi adibiti rimangono “occupati” dai murales per un anno a partire dalla data in cui scade l’autorizzazione.
Da quel momento in poi tali spazi tornano ad essere a disposizione per nuove opere, anche se non è scontato che tali opere vengano giocoforza sostituite. Il comune guidato dal sindaco Sostegni diventa pertanto una piccola “palestra” per i tanti giovani dediti all’art spray, con la volontà chiara di valorizzare il loro talento per migliorare determinate aree del territorio.
Articolo di Marco Sabia apparso su Il Tirreno il 22 gennaio 2014
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