Trovo sul sito della scuola Rinascita una news sull’evento che mi crea dubbi. Leggo:
“”COMUNE, STUDENTI E VOLONTARI RIPULISCONO DA GRAFFITI PALAZZO VIA BERGOGNONE
Il palazzo comunale di via Bergognone 32 è stato ripulito dai graffiti da un gruppo di studenti e di volontari. L’iniziativa, sostenuta dal Comune, è stata promossa dall’Associazione Nazionale Antigraffiti. “La pulizia delle facciate di via Bergognone è un fatto molto positivo – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza -: rappresenta la volontà della città di tutelare il decoro degli edifici e del paesaggio urbano. Ancora più importante è che l’iniziativa, sostenuta e agevolata dal Comune..”,
Però qui, voi dell’Associazione sostenete di aver pagato di tasca vostra i materiali necessari a ridipingere una struttura che appartiene al Comune di Milano e, immagino, non siano stati pochi euro
Com’è che l’assessore Rozza qui fa capire il contrario? Sostenuto dal Comune, a casa mia, vuol dire aiutato economicamente non solo a parole.
Per poi però, mi pare che si sia smentita da sola, nella nuova intervista ad Avvenire dove preannuncia seri provvedimenti antigraffiti dicendo “…ai primi di maggio lo scambio di idee e di proposte che verranno sviluppate in vista di Expò. L’obiettivo finale? Una delibera che «ancora non c’è», sottolinea Rozza, ma che prevederà un «finanziamento per la pulitura dei muri»: già sono stati avviati dei contatti con l’associazione nazionale antigraffiti che dopo aver avviato iniziative autofinanziate in alcuni quartieri della città .ecc ecc.
Ma allora scusate, con tutto il rispetto per il vostro onorevole impegno civico di volontari, e che Dio vi benedica, mi volete dire chiaro e tondo voi chi paga e chi mente? Grazie Tommaso
Gentile Signor Tommaso..in tutta sincerità io non sono a tutt’oggi in grado di darle una risposta certa, ma onesta sicuramente si.
Abbiamo a suo tempo provveduto a inviare all’assessorato le fatture pagate da noi, (dell’importo di 4… euro) per i materiali utilizzati, non ottenendo, per ora, riscontro.
I tempi per la realizzazione dell’evento, già in calendario, con i ragazzi della scuola Rinascita non consentivano di dar loro delusioni a causa delle note lungaggini delle istituzioni.
Di fatto ci siamo autotassati noi volontari.
Ma, speriamo che quando, come leggo anch’io, “ci sarà una delibera che stanzi dei fondi per la pulizia dei graffiti” l’assessorato provveda al logico rimborso, essendo quello in via Bergognone un palazzo di proprietà del Comune.
Già nel 2013 la scuola elementare di via Rasori, a Milano, (palazzo di pertinenza del Comune) è stata ripulita dai bimbi che la frequentano grazie al “soccorso economico” del condominio vicino.
Purtroppo la determinazione e la buona volontà dei volontari non basta per fare miracoli continui (e noi ne facciamo da anni e anni), ma ai ragazzi preferiamo insegnare che “non si blocca un sogno di civiltà futura” per la indecisioni di qualche persona importante. Grazie per la sua richiesta.
Tommaso Incerti
28 aprile 2014 at 04:44
Trovo sul sito della scuola Rinascita una news sull’evento che mi crea dubbi. Leggo:
“”COMUNE, STUDENTI E VOLONTARI RIPULISCONO DA GRAFFITI PALAZZO VIA BERGOGNONE
Il palazzo comunale di via Bergognone 32 è stato ripulito dai graffiti da un gruppo di studenti e di volontari. L’iniziativa, sostenuta dal Comune, è stata promossa dall’Associazione Nazionale Antigraffiti. “La pulizia delle facciate di via Bergognone è un fatto molto positivo – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza -: rappresenta la volontà della città di tutelare il decoro degli edifici e del paesaggio urbano. Ancora più importante è che l’iniziativa, sostenuta e agevolata dal Comune..”,
Però qui, voi dell’Associazione sostenete di aver pagato di tasca vostra i materiali necessari a ridipingere una struttura che appartiene al Comune di Milano e, immagino, non siano stati pochi euro
Com’è che l’assessore Rozza qui fa capire il contrario? Sostenuto dal Comune, a casa mia, vuol dire aiutato economicamente non solo a parole.
Per poi però, mi pare che si sia smentita da sola, nella nuova intervista ad Avvenire dove preannuncia seri provvedimenti antigraffiti dicendo “…ai primi di maggio lo scambio di idee e di proposte che verranno sviluppate in vista di Expò. L’obiettivo finale? Una delibera che «ancora non c’è», sottolinea Rozza, ma che prevederà un «finanziamento per la pulitura dei muri»: già sono stati avviati dei contatti con l’associazione nazionale antigraffiti che dopo aver avviato iniziative autofinanziate in alcuni quartieri della città .ecc ecc.
Ma allora scusate, con tutto il rispetto per il vostro onorevole impegno civico di volontari, e che Dio vi benedica, mi volete dire chiaro e tondo voi chi paga e chi mente? Grazie Tommaso
Andrea
29 aprile 2014 at 00:13
Gentile Signor Tommaso..in tutta sincerità io non sono a tutt’oggi in grado di darle una risposta certa, ma onesta sicuramente si.
Abbiamo a suo tempo provveduto a inviare all’assessorato le fatture pagate da noi, (dell’importo di 4… euro) per i materiali utilizzati, non ottenendo, per ora, riscontro.
I tempi per la realizzazione dell’evento, già in calendario, con i ragazzi della scuola Rinascita non consentivano di dar loro delusioni a causa delle note lungaggini delle istituzioni.
Di fatto ci siamo autotassati noi volontari.
Ma, speriamo che quando, come leggo anch’io, “ci sarà una delibera che stanzi dei fondi per la pulizia dei graffiti” l’assessorato provveda al logico rimborso, essendo quello in via Bergognone un palazzo di proprietà del Comune.
Già nel 2013 la scuola elementare di via Rasori, a Milano, (palazzo di pertinenza del Comune) è stata ripulita dai bimbi che la frequentano grazie al “soccorso economico” del condominio vicino.
Purtroppo la determinazione e la buona volontà dei volontari non basta per fare miracoli continui (e noi ne facciamo da anni e anni), ma ai ragazzi preferiamo insegnare che “non si blocca un sogno di civiltà futura” per la indecisioni di qualche persona importante. Grazie per la sua richiesta.
Andrea