San Giovanni in Monte (Bologna) – Guerra a muri imbrattati e graffiti. Questa volta ad armarsi di spugna, vernice e pennello per ripulire parte
della città, è il gruppo scout «Clan mayflower» della parrocchia di San Giovanni in Monte. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Ascom, si chiama «SverniciAmo Bologna» e prevede tre giornate (il 2, 9 e 15 maggio) di pulizia di muri, serrande, portoni di privati ed esercizi commerciali nel quartiere Santo Stefano. L’occasione è il tema del coraggio, affrontato quest’anno dal gruppo scout: «Nel nostro piccolo – spiega uno dei capi, Francesco Malossini – abbiamo scelto il coraggio di essere cittadini». Cosa significa? «È avere a cuore la nostra città e fare qualcosa di concreto per salvarla dal degrado». L’obiettivo dei ragazzi, una trentina tra i 17 e i 21 anni, è quello di «ridare ai muri di Bologna il loro colore, “sverniciando” lo sporco dalle strade». La stessa cosa aveva fatto un altro gruppo scout lo scorso anno in via San Vitale. Questa settimana è iniziato il volantinaggio per far conoscere l’iniziativa: negozi e locali del quartiere Santo Stefano, sono stati tappezzati da volantini con lo slogan «SverniciamoBologna». «I commercianti e i cittadini della zona – spiega Francesco – hanno accolto a braccia aperte la nostra idea, sono esasperati dai graffiti che ogni giorno trovano sulle loro saracinesche o sulle porte, altri sono addirittura rassegnati». L’evento sta già facendo il giro del web: i ragazzi hanno dato vita all’hashtag #sverniciamobologna da utilizzare sui social network per rendere virale il progetto. «Vogliamo coinvolgere più persone possibile – continua il capo scout -, pubblicizzeremo l’iniziativa online tramite foto, video e testimonianze». Si parte il 2 maggio (dalle 17 alle 21) con la pulizia di piazza San Giovanni in Monte e vicolo Monticelli che i ragazzi considerano una delle parti più sporche e trascurate del quartiere: «È una via residenziale, non di passaggio – dicono -, c’è poca illuminazione ed è facile che scatti la grafomania». Poi si passerà alla tinteggiatura di altre strade limitrofe alla parrocchia, come via de’ Chiari, via Cartoleria o via Farini.
Articolo di Noemi Bicchiarelli apparso su Corriere della Sera il 27 aprile 2014
Angelo Cappelli
4 maggio 2015 at 11:49
Non posso che accogliere con favore l’iniziativa dei boy-scout, visto che lavoro proprio in via Cartoleria. Credo tuttavia che il vero punto su cui intervenire siano le strade del quartiere universitario; e aggiungo che avrebbe un grande valore simbolico se venissero cancellati i murales in onore dei no-tav che deturpano i muri delle vecchie scuderie e che, oltre ad essere bruttissimi, costituiscono un permanente incitamento alla violenza contro le forze dell’ordine.