Dediche vandaliche sui muri del castello Caccia ai due autori Este, indignazione in città e sul web per lo sfregio alle torri Il sindaco pensa alle telecamere e intanto fa pulire tutto.
ESTE (Padova) – Chissà quanto si sentono fortunate, Giulia e Sarah, nel vedere i loro innamorati
pronti a sacrificare secoli di storia per annunciare l’amore nei loro confronti. La fortuna, in realtà, le due pulzelle dovrebbero augurarla proprio ai loro innamorati, che se “beccati” rischiano una multa fino a 500 euro.
È infatti una promessa d’amore da piena condanna quella apparsa da qualche giorno sulle mura del castello marchionale: due ragazzi hanno deciso di amplificare i loro sentimenti vergando frasi d’amore sulle antiche mura delle torri atestine. I due hanno utilizzato bombolette spray nere, “armi improprie” che sono servite per scrivere frasi come “Sarah ti amo” o “Giulia ti amo” (frase poi ripetuta con il diminutivo “Giù”), lasciando anche la firma (una delle due frasi ha in calce il nome di tal “Bero”, un’altra “Rave”) e ottenendo addirittura una risposta, messa anche questa per iscritto con spray nero. Le immagini dello scempio stanno facendo il giro della rete, ottenendo l’unanime condanna dei cittadini estensi: sul gruppo Facebook “Te si da Este”, per esempio, sono già una cinquantina i commenti che stigmatizzano il vandalismo. Le foto sono arrivate anche all’attenzione del sindaco Giancarlo Piva, particolarmente amareggiato dalla scoperta: «È veramente desolante», commenta «Dovremmo installare telecamere in ogni angolo dei giardini per garantire la sicurezza del nostro castello e punire queste inciviltà». È un auspicio, questo, che potrebbe diventare anche un progetto da mettere in pratica per l’amministrazione comunale, che intanto ha già dato mandato ad una ditta specializzata di rimuovere la scritta. Per quanto possibile si cercherà inoltre di risalire agli autori delle dediche d’amore vandaliche: se smascherati, oltre ad una sanzione notevole (il regolamento di polizia urbana prevede multe fino a 500 euro) i due dovranno anche sobbarcarsi le spese di pulizia della cinta muraria sostenute dal Comune. Un po’ come accaduto un anno fa ai due innamorati che, nel giorno di San Valentino, decisero di dichiararsi amore eterno con slogan scritti anche in questo caso sulle mura atestine. I due furono rintracciati perché, non riuscendo a resistere alla tentazione di esibire quello che avevano fatto, pubblicarono le foto del loro misfatto sulle rispettive pagine Facebook. Nel 2011 toccò invece a due baby-writers, colti dagli agenti di polizia locale nell’atto di imbrattare i leoni di piazza Maggiore: la multa fu di 160 euro a testa, oltre al costo della pulizia delle statue e una memorabile ramanzina.
Articolo di Nicola Cesaro apparso su Il Mattino del 17 giugno 2014
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