Il gioiello di largo Marinai d’Italia
Serve l’ok della Sovrintendenza. L’assessore Rozza: «I graffiti ? Una vergogna»
Decoro: finalmente lo ritroverà la palazzina Liberty di via XXII Marzo. Se oggi la Sovrintendenza darà il via libera, i lavori di pulitura dei graffiti potranno iniziare già da domani. «Sono scandalizzata dallo stato in cui è stata ridotta questa meraviglia della nostra storia – commenta l’assessore all’Arredo urbano, Carmela Rozza Personalmente sono favorevole alla street art, tanto da promettere che entro dicembre il Comune individuerà delle apposite mura libere dove i ragazzi potranno esprimersi in piena libertà, ma gli interventi sulla palazzina non sono arte, sono una vergogna». Per portare il monumento alla sua originaria bellezza scenderà in campo una squadra del Nucleo di intervento rapido del Comune, «il che comporta un’ingenta spesa di denaro pubblico. Vorrei che i ragazzi tenessero presente questo aspetto. Lancio loro un appello: la mia fiducia nei confronti dei giovani è tale che credo facciano procedere i lavori senza problemi». Intanto in assessorato si sta valutando di procedere ad un’ulteriore fase. «Abbiamo contattato un’azienda spagnola che produce un materiale innovativo con cui poter rivestire l’ex sede dell’antico mercato, ma anche in questo caso la Sovrintendenza dovrà valutare se il materiale sia innocuo per le mura». Se lo fosse, queste potrebbero essere rivestite di una «pellicola» che, in caso di ulteriori imbrattamenti, potrà venire rimossa con facilità. Inoltre si procederà all’individuazione di alcuni tutors che si prendano a cuore la «salute» del monumento.
Scrivere sulle mura non è una genialata contemporanea. Ricordiamo che il poeta Goethe scrisse alcuni dei suoi versi più celebri sulle mura di una capanna. Oggi i giovani artisti hanno questa capacità di distinguere tra bellezza e bruttezza? Pare di no. «Sono fiduciosa che sapranno trovare una nuova forma espressiva, per questo c’è appunto la decisione di riservare spazi murari liberi, dove chiunque potrà creare» ripete, puntualizzando l’assessore. Anziano, Goethe ritornò ai versi giovanili scritti sulla capanna, li ritrovò e pianse. Lo faranno le nuove generazioni?
Articolo di Elena Gaiardoni pubblicato su Il Giornale del 8 luglio 2014
Marco Mercuri
9 luglio 2014 at 19:09
A BHE! SI BHE… si bhee…
ma non c’era già un progettino con sponsor e volontarii “a gggratis” ??