C’è una scuola ostaggio dei writers

TREVISO – Una scuola letteralmente in mano ai writers, con angoli da “terzo mondo”. È la media Papa Giovanni XXIII. In questi ultimi giorni gli operai di un’azienda del posto hanno provveduto a tagliare l’erba che ormai arrivava ad altezza d’uomo in tutta l’area che si trova all’ingresso dell’istituto dove gli allievi trascorrono la ricreazione.
Sono molte le proteste dei cittadini che gravitano in via D’Acquisto e in vie limitrofe. Unico obiettivo: segnalare lo stato di assoluto degrado in cui versa la scuola media. «Ci troviamo di fronte -ha sottolineato un residentea una scuola lasciata all’incuria più assoluta. Non ha niente a che vedere con le altre della nostra città. Per fortuna che proprio in queste ore i piazzali della scuola sono tornati a essere presentabili grazie allo sfalcio dell’erba. Il degrado dei muri esterni però è sotto gli occhi di tutti. A parte muffe e screpolature, sono stati lordati da cima a fondo dai cosiddetti artisti di strada. L’istituto è davvero inguardabile -continua- e non offre certamente uno spettacolo edificante a quei genitori che vogliono iscrivere i loro figli a scuola». In effetti i writers hanno lasciato la loro firma con scritte anche inqualificabili o con disegni un po’ dappertutto. «Servirebbero maggiori controlli e sanzioni amministrative nei confronti di queste persone» rimcara la dose il cittadino. Un problema abbastanza comune ad altre strutture montebellunesi, città dove i writers amano evidentemente sfogarsi, al punto che il sindaco Marzio Favero è stato costretto ad adottare soluzioni drastiche. «Cercheremo di intensificare i controlli -spiega Favero- Questo fenomeno non offre sicuramente un’immagine positiva della nostra città. Certi edifici istituzionali meritano il massimo rispetto. E le scuole sono fra questi».

Articolo di Luciano Beltramini apparso su il Gazzettino