MODICA (RG) Vernice su una pareteNovello Romeo writer armato di spray rosso
La scritta sul duomo di san giorgio Franca Antoci Modica. «E come hai detto tu, un ti voglio bene non basta per esprimere ciò che provo per te. Ti amo. Io e te uniti per sempre». Bella frase. Se solo avvolgesse un cioccolatino o spiccasse sul bianco di un bigliettino magari a corredo di un pacchetto regalo. Ci stava pure un sms, o a limite un whatsapp. Sul duomo di San Giorgio, perla della Contea e monumento Unesco, proprio no.
Invece un novello Romeo (o forse una novella Giulietta), con l’animo del writer, armato di una vernice spray ovviamente rossa, ha espresso il suo profondo sentimento in una delle pareti laterali esterne della casa del Patrono. Scandalo, orrore e perfino sacrilegio, visto che sarà pure patrimonio dell’Umanità, ma sempre una chiesa resta. I commenti contro il vandalo innamorato si rincorrono e la notizia fa il giro della città. E giusto per placare gli animi che vorrebbero quel teppista in galera, la formula dell’eterno amore viene cancellata dal sacro muro con la stessa velocità e con la stessa sofferenza con cui probabilmente finirà la sua storia. Eppure, proprio a Modica l’episodio non è nuovo. Nel giugno del 2007, infatti, un quattordicenne scrisse un gigantesco «Ti amo» su uno dei costoni rocciosi che sovrastano il centro storico. La scritta era visibile da ogni parte della città. Per la gioia della fanciulla desiderata e la disperazione dei modicani. In questo caso il writer venne individuato, fermato, rimbrottato in malo modo e, per finire, denunciato. In realtà, provò a scusarsi in mille modi, spiegando a destra e a manca che voleva solo colpire il cuore dell’amata e non deturpare la sua città. Invano. Armato di acqua e sapone ripulì il costone, mai conquistò l’amato bene e finì sotto processo. Lui di certo non ha più imbrattato muri. Anzi, non ha più scritto «Ti amo» nemmeno sul diario. Ma lui, non era un vandalo.
Articolo apparso su La Sicilia il 18 settembre 2014
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