VARESE – La “vecchia” entrata dell’ospedale di Circolo, lungo viale Borri, è ancora molto frequentata nonostante siano stati ridotti gli orari di ingresso. L’edificio ospita inoltre il Cup, il centro unico di prenotazione e dunque il viavai nello stabile è notevole. Eppure è un brutto biglietto da visita per l’ospedale, poiché il degrado ha preso il sopravvento. Impossibile non notare la situazione di abbandono nella quale versa l’ingresso. Muri scrostati, con l’intonaco ormai inesistente. Una parte dell’edificio, quella davanti alla quale si possono prelevare le bici “in affitto”, è diventata una sorta di murale per writer. Inoltre gli archetti salvapersona, che ormai sono quasi del tutto inutili, visto che l’accesso dei mezzi di soccorso non avviene più da viale Borri, sono arrugginiti e molti sono piegati dopo quello che deve essere stato – tutto almeno lascia così pensare- un incontro ravvicinato con le lamiere di qualche auto. Dai pennoni sono state per fortuna tolte le bandiere completamente distrutte dal tempo e dall’incuria e a ricordare che si tratta di un ospedale vi sono, oltre alla memoria collettiva, le insegne più recenti che indicano “ospedale di Circolo Fondazione Macchi”. Eppure, l’andirivieni degli cittadini è notevole. L’ingresso rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle 6.45 alle 18.30, il sabato dalle 6.45 alle 12.30, la domenica e i giorni festivi dalle 6.45 alle 12. Una scelta, quella di ridurre la possibilità di ingresso da viale Borri, fatta mesi fa dalla direzione dell’ospedale nell’ottica di una razionalizzazione degli ingressi e del voler privilegiare l’area dell’ospedale nuovo. Una iniziativa che aveva portato alla chiusura definitiva dell’ingresso pedonale di via Tamagno e alla scelta di privilegiare quello di via Lazio, almeno durante i giorni feriali.
Il risultato? Il Cup è rimasto e lo rimarrà ancora per qualche mese, in viale Borri, dove peraltro passa la linea E che è la più frequentata delle due dedicate agli utenti che si spostano con i mezzi pubblici per raggiungere l’ospedale. Viale Borri rimane ancora un punto di riferimento anche per tutti i cittadini che si recano al Cup e al servizio trasfusionale, oltre che per i donatori di sangue. Ma quell’ingresso è anche utilizzato da chi deve recarsi negli altri ambulatori, servizi che ancora vi sono, e sono notevoli, nella cosiddetta parte vecchia dell’ospedale.
Quando cambierà la situazione? «A breve, entro fine anno attiveremo qualche servizio nel monoblocchino ed entro la metà del 2015 sarà trasferito il Cup», dice il direttore generale Callisto Bravi. L’ingresso di viale Borri è destinato dunque a non avere più una funzione precisa. Nei prossimi mesi è dunque previsto uno smantellamento dei servizi che vi sono all’interno dell’edificio che si affaccia su viale Borri e tutto graviterà dunque sull’entrata principale di via Guicciardini o su quella di via Lazio. L’attesa sarà comunque come minimo di mesi e molti cittadini si chiedono quanto sia costosa una mano di vernice per rendere meno cadente e decadente lo storico ingresso dell’ospedale di Circolo.
Articolo di Barbara Zanetti pubblicato su Prealpina del 26 novembre 2014
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