Mogliano, i mezzi pubblici sono stati presi di mira a colpi di spray e vernice in un blitz notturno Gli autisti hanno scoperto il danno ieri mattina, si indaga sugli autori dell’ennesimo raid
MOGLIANO – Nel deposito dei bus Actv di via Ferretto, dietro allo Stadio comunale, l’ultima corsa arriva attorno alle undici di sera, la prima riparte poco dopo le quattro di mattina. È certamente in questo lasso di tempo che i vandali, armati di bombolette spray rosse, nere e argentate, sono entrati in azione la notte scorsa. I mezzi della compagnia di trasporti veneziana colpiti dal raid sono quasi una decina. I danni inflitti all’azienda riguardano soltanto la carrozzeria esterna. Ma lo spettacolo che si sono ritrovati davanti gli autisti delle prime corse, ieri mattina, è stato davvero insolito e assai irritante. Imbrattamenti così generalizzati non si erano mai visti prima. È molto probabile che gli autori di questo gesto avessero a disposizione un vero arsenale di bombolette. Oltre alle comuni tag, firme che servono tra i gruppi di graffittari a segnare il territorio, qualcuno ha voluto trasformare la fiancata degli autobus in veri e propri murales. È usanza, tra i writers più audaci, tappezzare i treni e le metropolitane, rendendo le proprie opere d’arte (spesso lo sono) itineranti lungo le rotaie. Altri si arrampicano in posti apparentemente irraggiungibili per creare le loro suggestioni grafiche e colorare i grigi ambienti metropolitani. Inserire nel filone della street art l’atto moglianese risulterebbe però un’operazione alquanto controversa. I graffiti sugli autobus a quattro ruote non sono una pratica così consueta e finora, soprattutto nel nostro territorio, non si erano mai verificati con un simile impatto. Nelle ore in cui il parcheggio dello stadio in via Ferretto, laterale di via Ronzinella, non era custodito, i vandali hanno potuto davvero sbizzarrirsi. Tra i mezzi colpiti c’è anche uno scuolabus. Malgrado questo raid vandalico, tutti i bus sono risultati funzionati e quindi sono stati comunque utilizzati durante la mattinata. In alcuni casi il guidatore, oltre che i passeggeri, hanno dovuto fare i conti con parte dei vetri laterali completamente oscurati dalla vernice. In alcuni casi le scritte si limitano a poche linee sulla carrozzeria, soprattutto quelle in rosso. A qualche altro autobus invece la crew ha preferito riservare un servizio speciale, con una firma a caratteri cubitali, come quelle in foto, caratterizzata dall’uso di bombolette argentate. Si tratta forse di rimasugli di qualche utilizzo per i recenti addobbi natalizi. L’atto vandalico di questa notte forse è archiviabile come una ragazzata, una bravata come tante di quelle che si sono registrate negli anni in via Ferretto. In un’occasione erano stati svuotati all’interno dell’abitacolo interi estintori. Erano invece veri e propri criminali coloro che nottetempo, con sofisticati sistemi, riuscivano a svuotare i serbatoi di gasolio impadronendosi di intere taniche di carburante.
Articolo di Matteo Marcon pubblicato il 19 dicembre 2014 su La Tribuna
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