Scritte su abitazioni e segnaletica. Danni anche alla casa dell’assessore
I carabinieri hanno denunciato un diciassettenne: sarebbe lui l’imbrattatore
AZZANO- Stava disegnando su un cartello stradale quando giovedì sera una donna lo ha visto e ha telefonato all’assessore alla Sicurezza Lucio Caldo. Così è stato fermato il presunto writer di Azzano, un diciassettenne senza precedenti penali a suo carico, che anche fra la notte di lunedì e le prime ore della mattina di martedì scorso avrebbe disegnato su muri di proprietà privata e comunale, cartelli stradali e pulmini. Imbrattando pure il palazzetto dello sport e il muro di recinzione della casa di Caldo. Disegni che sembrano parole, i suoi, ma che rimangono indecifrabili. Era da due giorni che i carabinieri stavano eseguendo un’attività mirata sul territorio, sospettando che sarebbe presto tornato a scrivere negli stessi luoghi. «Grazie alla collaborazione con il Comune – afferma il capitano Marco Campaldini, comandante della compagnia dei Carabinieri di Pordenone – abbiamo potuto acquisire le immagini delle telecamere comunali, che ci hanno permesso di delineare un primo identikit». Alle 20.30 di giovedì sera i primi cartelli stradali imbrattati, nei dintorni del centro, e intorno alle 21 la telefonata che lo ha “inchiodato”. Sul posto, in via degli Olmi, erano arrivati i carabinieri. Il ragazzo era vestito proprio come nella notte di lunedì: giubbotto nero e felpa col cappuccio. Perquisito gli è stato trovato addosso un pennarello compatibile con le scritte diventate oramai note. Sono poi arrivati i volontari per la sicurezza e anche dal sindaco Marco Putto, che ha interrotto il discorso che stava tenendo sul palco dello spettacolo di fine anno dei bambini della scuola dell’infanzia di Tiezzo. A casa del minorenne i carabinieri hanno trovato delle bombolette spray e dei pennarelli compatibili con le scritte di lunedì notte. «È il risultato di un lavoro di squadra. L’unione fa la forza – affermano soddisfatti Caldo e Putto -. Quando il cittadino collabora con le istituzioni, i risultati della sinergia si vedono. Lo si fa per autotutelarsi. Ringraziamo i carabinieri e i cittadini per l’ottimo lavoro. Un grazie anche ai volontari della sicurezza, coordinati da Narciso Vazzoler». «L’auspicio – aggiunge il sindaco – è che ora la giustizia faccia il suo corso, consentendo anche, con una forma di risarcimento in cui speriamo, di ripristinare lo stato originario delle superfici imbrattate». Il minorenne dovrà rispondere di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Il fascicolo è stato aperto dalla Procura dei minori di Trieste. L’altro writer con cui si muoveva la notte, triestino, era stato denunciato circa una settimana fa.
Articolo Elisa Marini pubblicato su Il Gazzettino il 20 dicembre 2014
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