Dipinto da pazienti, medici, infermieri e studenti di Brera
PAVIA Oggi alle 11 verrà inaugurato presso il servizio psichiatrico-padiglione Forlanini del policlinico San
Matteo il gigantesco murales (quasi 100 metri quadri) realizzato in collaborazione tra i pazienti del reparto e i tirocinanti dell’accademia di Brera coordinati dalla dottoressa Elena Vidale. Il titolo dell’iniziativa, che prosegue una convenzione attiva con Brera, si intitola “I giardini segreti”: «I muri possono essere trasformati da chiusura a protezione, accolgono uno spazio, come nel giardino, che rimanda anche al grembo materno. Esiste appunto un giardino segreto che, anche nella bufera della psicosi, può essere portato a nuova fioritura» spiega un comunicato. «L’arte ha una forte valenza terapeutica se applicata a chi non riesce a comunicare perchè vittima di un disagio mentale. Avvicina i pazienti alla bellezza. Per 2 giorni a settimana, per 2 anni, abbiamo offerto a pazienti con situazioni croniche e quadri acuti la possibilità di esprimersi realizzando un grande dipinto/graffito lungo il corridoio del reparto. E’ un’esperienza che prosegue il percorso iniziato con la professoressa Tonani di Brera. _ spiega Pierluigi Politi, responsabile della struttura di psichiatria complessa _ Questo lavoro prende spunto da una vicenda storica: un paziente dell’istituto di Volterra nel passato ha inciso le pareti utilizzando la fibbia della sua cintura. I graffiti, di notevole valore espressivo, sono stati recuperati. Alla fine di questo nostro percorso è un grande lavoro astratto a cui hanno collaborato collettivamente i tanti pazienti transitati per il nostro centro». L’arte terapia è una disciplina rilevante soprattutto nell’ambito della riabilitazione: favorisce la guarigione offrendo una possibilità di comunicazione. La borsa di studio che ha permesso la collaborazione con l’accademia di Brera è stata finanziata da una casa farmaceutica, al progetto hanno partecipato anche infermieri, medici e studenti coordinati dal dottor Fabrizio Pavone. (r.c.)
Articolo pubblicato il 23 dicembre su La Provincia Pavese
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