VARESE – «Non oso immaginare dove andremo a finire». Così si concludeva la denuncia di Natalia Rovera in merito ai graffiti che deturpano piazza Ragazzi del ’99.
Le sue parole, pubblicate ieri sul gruppo facebook “Varese sporcizia e degrado… Proposte dei cittadini.” hanno subito riscosso l’attenzione dei membri del popolare social network.
«Gran bel biglietto da visita direi – scrive Rovera – Io non ci sto a chi mi dice che questa situazione non sia risolvibile. Sarei ben disposta ad organizzare il primo intervento di Retake Varese proprio qui ma so perfettamente che non avrebbe nessun senso senza un controllo da parte dagli organismi preposti, anzi servirebbe solo a regalare ai writer delle belle lavagne pulite dove sbizzarrirsi». «Almeno da cinque anni»
La situazione al centro della critica non è certo una notizia fresca, e i commercianti della piazza lo sanno bene.
«Che ricordo io, i graffiti ci sono da almeno cinque anni – racconta Lisa Seddio, titolare del negozio StocknonStop – Non che prima fosse pulito, ma certo la situazione è degenerata. Tra l’altro le proposte al Comune per migliorare la piazza sono state fatte. Una mia cliente, un architetto, ha proposto dei ragazzi che fanno graffiti nel senso artistico del termine. Si è rivolta all’assessore della cultura, ma nulla di fatto».
I murales che costellano piazza Ragazzi del ’99, già zona nota alle forza dell’ordine, peggiorano la già bassa percezione della sicurezza, portando i cittadini ad evitare il luogo colpendo così i commercianti.
«La gente qui ha paura – riferisc Martina Herz, titolare dell’esercizio L’Anticaglia – Non è mai stata una zona frequentata, e nemmeno pulitissima, ma dal 2008, l’anno dei mondiali di ciclismo, ad adesso la situazione è peggiorata. L’amministratrice ha segnalato lo stato in cui siamo, ma chi di dovere non ha mai fatto molto». Anche sul web la denuncia è stata condivisa e i cittadini hanno commentato il loro disappunto. «Il territorio in cui viviamo – ha commentato sul gruppo facebook Marco Bano – deve essere la nostra seconda casa». «Anche di giorno»
Il vandalismo però, a parere di Martina Herz che vive il suo lavoro nella galleria che collega la piazza a via Carrobbio, è solo un sintomo della piccola delinquenza che dilaga nelle ore serali. «Ci vorrebbero dei cancelli, la sera, per chiudere la galleria. Sappiamo che qui i ragazzi si ritrovano per le ragioni sbagliate».
Anche il disturbo delle quiete pubblica non risulta nuovo nella piazza. «Qui è sempre peggio, i ragazzi bevono tanto e credo nemmeno si rendano conto di quanti danni fanno – prosegue Herz – Mi è capitato di trovare la vetrina rotta e sporca di sangue. Mi chiedo cosa ne può essere di ragazzi così. Ora hanno preso a ritrovarsi qui anche di giorno e la gente fa fatica ad avvicinarsi. Io non abiterei mai qui».
Una risposta è stata chiesta anche alle istituzioni, interpellate da Natalia Rovera al termine del suo post. «All’assessore Riccardo Santinon voglio fare questa domanda: i crede che non si possa trovare una soluzione a tale scempio?».
Articolo di Romeo Tofani pubblicato il 17 dicembre 2014 su La Provincia di Varese
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