VARESE – Il povero aiuta il povero. Il messaggio non potrebbe essere più calzante in tema di Natale e, quando il buon proposito si deve ad un varesino, meglio ancora. La “missione” di Salvatore Russo è nota da tempo, resa riconoscibile dalle giubbe rosse che lui e i suoi tre compagni d’avventura vestono come squadra di “Salvacittà”. Ieri Salvatore, con Dario, Ignazio e Michele, ben lontani dal pensare alle feste, si sono messi all’opera per cominciare a rimuovere i graffiti nella galleria che collega via Carrobbio con piazza Ragazzi del ’99 (foto Blitz). «Niente vacanze, perché per questo lavoro ci vorranno almeno quindici giorni. Mi auguro che arrivino al più presto le vernici promesse dal Comune, così potremo anche imbiancare i muri e passare gli appositi prodotti anti-graffitari».
Solventi, materiali e pitture varie costano e i Salvacittà cercano come possono di auto-sovvenzionarsi ma i soldi non bastano, specie perché ora si stanno attivando per sposare un’altra causa: quella della signora Paola Cavallari che, a causa della situazione di morosità in cui si è venuta a trovare, sarà presto sfrattata dal suo appartamento a Vergiate. «Vivere in certe condizioni non è umano», dice Russo, «quella casa è piena di muffa e di umidità. La signora si è trovata senza lavoro, con una figlia a carico, e non ha potuto pagare ma ora serve trovare urgentemente una soluzione». Così una parte delle monetine che i passanti vorranno lasciare nel salvadanaio che accompagna l’azione quotidiana dei “Salvacittà” saranno devolute alle due donne, affinché si trovi una soluzione che garantisca loro l’inizio di un anno migliore. Russo ha organizzato anche uno spettacolo di karaoke, che sabato e domenica attende volontari per le pubbliche esibizioni di canto, inoltre sta preparando un calendario dei “Salvacittà” da distribuire in cambio di un’offerta, per quella che ormai non è più una, ma sono due buone cause. (mo.to.)
Articolo pubblicato il 24 dicembre 2014 su La Prealpina
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