TORINO – La caduta degli angeli come rappresentazione della fragilità umana è un tema che ha radici antiche, ma che arriva con straordinaria freschezza fino ai giorni nostri per mano dell’artista ateniese Fikos. Rappresentante della nuova arte contemporanea bizantina, Fikos ha realizzato opere in occasione di festival di graffiti e street art e in diverse chiese del mondo.Per la sua prima mostra italiana, che inaugurerà sabato da Galo, propone storie a cui prendono parte gli angeli e spesso ne diventano i protagonisti, portatori di messaggi ed esempi concreti proprio nei momenti più difficili della vita, quando tutto sembra essere perduto. Ma la caduta può essere il mezzo attraverso cui ricostruirsi e rialzarsi è simile a rinascere. Fikos usa tempere all’uovo, inchiostro e foglie d’oro su superfici di tela di cotone o carta.
Articolo di Anna D’agostino pubblicato su La Repubblica l’8 gennaio 2014
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