Le proteste del Mau: «Borgo riqualificato a spese nostre»
L’area giochi vandalizzata dagli ubriaconi che poi trovano nelle panchine il loro riparo notturno. Le scritte sui muri e le transenne piazzate ovunque gli altri due campanelli d’allarme. Un quadretto decisamente preoccupante quello che accompagna piazza Risorgimento, in balia da anni della microcriminalità e dei clochard. Ma a chiedere lumi alla circoscrizione Quattro e alla Città di Torino sarà ora il Mau, il Museo d’Arte Urbana nato nel 1995. Il presidente Edoardo Di Mauro, scontento per la mancanza di reali provvedimenti, ha presentato un esposto con richiesta di messa in sicurezza della piazza. «Abbiamo contribuito, a nostre spese, alla decorazione delle tre torrette di accesso al parcheggio ed al rifugio antiaereo della piazza – spiega Di Mauro -. E oggi tutte e le tre opere hanno subito un pesante danneggiamento con imbrattamento spray che ha colpito anche un’altra opera vicina alla piazza, nella parte finale di via San Rocchetto». Degrado che non è stato cancellato nemmeno dal completo restauro delle tre torrette. «Purtroppo, a dicembre una delle opere ha subito un ulteriore grave danneggiamento» continua Di Mauro. Con scritte di grandi e piccole dimensioni che ne hanno completamente compromesso la facciata frontale. Problemi che sono la punta di un iceberg di una situazione di disagio complessivo che si trascina da un paio di anni. La manutenzione e la pulizia della piazza lasciano fortemente a desiderare, le panchine, soprattutto quelle poste Una delle tre opere sfregiate dai vandali sotto le torrette, sono meta di bivacchi di barboni ed altri soggetti, che abbandonano bottiglie di vetro ed altri rifiuti pericolosi. A pagare sono madri, nonne e bambini, costretti a giocare tra cumuli di immondizia. Senza dimenticare i problemi dei negozi di via Fabrizi, oggetto di rapine e spaccate.
Articolo pubblicato il 7 gennaio 2015 su Cronaca Qui
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